Antibolle nella birra

“Antibolle” in acqua saponata e nella birra. Sono riusciti a crearle e osservarne il comportamento alcuni ricercatori dell’Università di Liegi, in Belgio. Le antibolle sono l’opposto delle bolle comuni: se queste sono costituite da una sottile pellicola di liquido circondato d’aria esternamente e contenente aria al suo interno, le antibolle sono invece fatte di un sottile strato d’aria formatosi entro un liquido, e contenente a sua volta del liquido. I ricercatori, grazie a una videocamera digitale ad alta velocità, sono riusciti a filmare la creazione, il moto nel liquido e lo scoppio delle antibolle e a ricostruire un modello della loro formazione. Pur essendo state osservate già nel 1932, poco era stato finora compreso riguardo le antibolle, e queste ricerche potrebbero contribuire a capire meglio la dinamica dei fluidi. Le antibolle si possono produrre versando un liquido contenente un tensioattivo (per esempio l’acqua saponata dei detersivi) su un liquido dello stesso tipo: perché si formino è sufficiente che un sottile strato d’aria sia rimasto intrappolato nel liquido. “Per gioco abbiamo provato a crearle anche nella birra”, spiega Stéphane Dorbolo, coautore della ricerca, pubblicata sul New Journal of Physics, “poiché è impossibile che si formino in acqua pura, nell’alcol o nell’olio. Ma la presenza di tensioattivi nella birra consente di ottenere bolle giganti che durano anche un paio di minuti prima di assumere una aspetto simile a una piccola medusa e poi svanire”. (m.mo.)

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