Ritorno sulla Luna. Artemis I, tutto pronto per il wet dress test

artemis I
(Foto: NASA/Kim Shiflett)

Dopo undici ore di viaggio, il razzo Space launch system (Sls) e la navicella Orion della missione spaziale Artemis I hanno raggiunto la loro rampa di lancio, al Kennedy space center della Nasa in Florida, negli Stati Uniti. A riferirlo è l’agenzia spaziale statunitense. Tutto è pronto per il cosiddetto “wet dress test”, il test finale prima del lancio di Artemis I per la Luna, previsto a partire da aprile 2022, ma la cui data non è ancora stata fissata. Il test durerà due giorni, in cui la squadra di lancio della missione spaziale caricherà il propellente nei serbatoi del razzo, farà pratica con le procedure di conto alla rovescia e controllerà che tutto proceda secondo le previsioni.

Prove generali di Artemis I

La missione Artemis, come vi avevamo già raccontato, prevede l’esplorazione a lungo termine della Luna e segna il ritorno della Nasa sul nostro satellite, in preparazione all’esplorazione dello spazio profondo e alle future missioni che porteranno gli esseri umani su Marte

Artemis prevede tre fasi: Artemis I, test di volo senza equipaggio che percorrerà 450.000 chilometri nello spazio, compiendo un viaggio di andata e ritorno dal nostro pianeta alla Luna e viceversa. In Artemis II, prevista nel 2024, invece, la navicella Orion ospiterà passeggeri umani e li porterà nell’orbita lunare. Infine la missione Artemis III sarà la prima che, dopo Apollo 17, riporterà gli esseri umani sulla superficie nostro satellite. Le basi essenziali di tutte e tre le missioni, insieme al Lunar gateway (il satellite orbitante attorno alla Luna che dovrebbe essere lanciato nel 2024) saranno il razzo Sls e la navicella Orion, che adesso sono stati assemblati e che si preparano alle prove generali di lancio


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Una pietra miliare

“Questa è una pietra miliare chiave per la Nasa – ha affermato Tom Whitmeyer, vice amministratore associato per lo sviluppo dei sistemi di esplorazione dell’agenzia spaziale statunitense -. Ora sulla pista, per la prima volta, useremo i sistemi integrati per esercitarci con il conto alla rovescia e per caricare il razzo con i propellenti di cui ha bisogno per lanciare Orion nel test di volo”.

La squadra di lancio, quindi, caricherà nel serbatoio del razzo centinaia di migliaia di litri di propellenti criogenici (che comprendono idrogeno liquido e ossigeno liquido) controllerà ogni fase del conto alla rovescia, valuterà la risposta alle condizioni meteorologiche e le tempistiche del lancio. Diversi giorni dopo la prova, il razzo e la navicella spaziale saranno riportati al Vehicle assembly building, edificio del Kennedy Center progettato per la costruzione dei veicoli spaziali. 

Là i tecnici studieranno i dati derivanti dal test e, sulla base di questi, fisseranno la data effettiva del lancio di Artemis I. A quel punto, rimuoveranno i sensori utilizzati nel test di prova, caricheranno le batterie dei sistemi integrati, posizioneranno il carico nella stiva e faranno gli ultimi controlli. Quindi Orion e Sls torneranno alla rampa di lancio per poi, dopo circa una settimana, partire definitivamente alla volta della Luna

“Da questo luogo sacro e storico, l’umanità si imbarcherà presto in una nuova era di esplorazione – ha affermato Bill Nelson, amministratore della Nasa -. Artemis dimostrerà l’impegno e la capacità della Nasa di estendere la presenza dell’umanità alla Luna e oltre”.

Via: Wired.it