Asma: colpa di un gene difettoso

Un lavoro di squadra durato undici anni che ha visto impegnati  ricercatori di differenti ambiti disciplinari,  ha portato in Italia all’individuazione di un gene, chiamato Irak-M,  responsabile  di una delle forme asmatiche più gravi, l’asma persistente a esordio precoce che colpisce i bambini e  dura  tutta la vita. La comparsa dell’asma in età infantile sarebbe legata a un cattivo funzionamento del gene che – provocando una eccessiva infiammazione del polmone  – determinerebbe una reazione  asmatica e/o allergica.

La ricerca, realizzata dall’Istituto di neurogenetica e neurofarmacologia (Inn) del Cnr di Cagliari è stata condotta inizialmente su un campione di famiglie sarde affette da asma allergico. La scelta della regione Sardegna è dovuta al suo relativo isolamento geografico che ha consentito di fare indagini su un patrimonio genetico particolare. Successivamente, lo studio è stato allargato agli abitanti dell’Italia peninsulare, geneticamente distanti dalla popolazione sarda. I risultati pubblicati sull’American Journal of Human Genetics, confermano che il gene Irak-M è coinvolto nella patogenesi dell’asma e che vi è un legame diretto tra l’iper-attivazione del sistema immunitario innato e l’infiammazione cronica delle vie respiratorie.

Lo studio ha preso avvio nel 1996 con l’obiettivo di stratificare il campione in base all’età d’esordio della malattia (maggiore o minore di 13 anni). Questo lavoro ha poi ha permesso di trovare un collegamento significativo in una parte della regione esaminata e di identificare il gene Irak-M, dimostrando l’associazione di questo gene con l’asma persistente a esordio precoce. L’aumento dei casi di malattia in tutti i paesi industrializzati rende la scoperta, di grande importanza per le dirette implicazioni mediche, sia nel campo della diagnosi sia nella terapia dell’asma. (l.z.)

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