Aspirina amica delle donne

L’aspirina amica della salute delle donne non più giovanissime? Sembra proprio di sì. A evidenziarlo uno studio coordinato da Julie Buring del Brigham and Women’s Hospital e presentato durante la conferenza dell’American College of Cardiology in corso ad Orlando, Florida. I dati sperimentali hanno confermato che la somministrazione costante di piccole quantità di farmaco riduce il rischio di avere un ictus ma non ha effetti sulla prevenzione dell’infarto miocardico come, invece, è stato provato accadere negli uomini. Lo studio è stato condotto nell’arco di 10 anni su un campione di 40 mila donne in buona salute con più di 45 anni. Gli effetti maggiori sono stati riscontrati nelle donne con più di 65 anni nelle quali il rischio di ictus è sceso del 26 per cento rispetto alle pazienti trattate con il placebo. Quasi nulli sembrano essere i vantaggi per le donne più giovani. Secondo gli autori della ricerca, i risultati sottolineano l’importanza di definire due terapie distinte e dedicate a uomini o donne nel trattamento delle malattie cardiovascolari. Buring ricorda comunque che è necessario valutare con attenzione il bilancio tra i rischi e i benefici che una terapia a base di aspirina comporta nell’ambito della prevenzione delle malattie cardiovascolari. (g.ca.)

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