Astri e fertilità nell’antica Roma

Leonardo Magini
Le feste di Venere
Fertilità femminile e configurazioni astrali nel calendario di Roma antica
«L’erma» di Bretschneider
Roma 1996, pp. 117, p.n.i.

Questo libro è in grado di soddisfare chi è curioso di molte discipline. Vi si mescolano infatti competenze storiche, archeologiche, astronomiche, antropologiche, filologiche e religiose.La tesi del libro, come scrive nella presentazione Gioachino Chiarini, è che il calendario delle feste romane rivolte alle donne fosse strettamente collegato al pianeta Venere, con particolare riferimento ai moti del Sole e della Luna.In effetti, fin dai tempi più antichi le donne romane celebravano una serie di feste a loro riservate: i Veneralia (1° aprile), quando le vergini vanno spose; i Matralia (11 giugno), festa del concepimento; Fortuna Muliebre, il 6 luglio, giorno in cui le giovani spose accertano il proprio stato di gravidanza; i Matronalia, il 1° di marzo, giorno in cui le future puerpere invocano l’assistenza divina al parto; i Liberalia, il 17 marzo, giorno in cui gli adolescenti passano all’età matura.Ai primi due appuntamenti le donne si presentavano preparate e assistite da due divinità femminili, una delle quali – Fortuna – ha caratteristiche lunari, mentre l’altra – Matuta – va identificata con la stella del mattino, Venere. Le due divinità agiscono insieme, tanto il primo aprile che l’11 giugno, e le due feste sono separate da 71 giorni.A partire da questo dato, Magini costruisce il ragionamento alla base del suo libro, e che dimostra una conoscenza profonda dei moti celesti da parte dei romani sin dall’età arcaica. I 71 giorni che separano i Veneralia dai Matralia non sono un intervallo di tempo qualsiasi, ma sono i giorni che il pianeta Venere impiega in cielo per passare dalla congiunzione inferiore (quando il pianeta si trova fra il Sole e la Terra) alla massima elongazione occidentale (quando il pianeta raggiunge la massima distanza angolare dal Sole verso ovest ed è visibile la mattina a oriente, prima del sorgere del Sole).Il libro sarà presentato al pubblico giovedì 8 maggio alle ore 15,30 nella Sala Alta della Crociera dell’Università statale di Milano (via Festa del Perdono, 3), nell’ambito delle manifestazioni organizzate dall’Associazione Internazionale “Antropologia e mondo antico”. Interverranno: Gioachino Chiarini, docente di letteratura latina all’Università di Siena, Mario Negri, docente di Glottologia allo Iulm di Milano e Giulio Guidorizzi, docente di letteratura greca all’Università di Milano.

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