Categorie: Spazio

Astronomia, il cielo di marzo

Il grande protagonista nel cielo di marzo sarà Giove. L’appuntamento è per l’8 marzo, quando il pianeta offrirà la migliore occasione dell’anno per osservarlo, avvicinandosi alla minima distanza dalla Terra permessa dalla sua orbita. Ma non è tutto: a solleticare la curiosità degli astrofili, infatti, penseranno anche il passaggio ravvicinato di un asteroide, l’equinozio di primavera del 20 marzo, un’eclissi totale di Sole (visibile purtroppo dall’Oceano Pacifico) e la possibilità di avvistare autentiche palle di fuoco.

Come spiega l’Unione astrofili italiani (Uai), intorno alla festa della donna (l’8 marzo) Giove si troverà all’opposizione: ovvero dalla parte opposta del Sole, posizione che permetterà la visibilità del pianeta per l’intera durata della notte. Giove inoltre raggiungerà la minima distanza dalla Terra, la massima luminosità e il massimodiametro apparente, garantendo la migliore osservabilità di tutto l’anno.

A festeggiare come si deve la festa della donna contribuirà anche un altro evento astronomico: il passaggio dell’asteroide 2013 Tx68, una palla di roccia con un diametro di circa 30 metri scoperto a Frascati dall’astronomo italiano Marco Micheli, che sfiorerà la Terra passando a circa 5 milioni di chilometri di distanza dal nostro pianeta. Nessun rischio di collisione insomma, anche se alcune stime parlano di un passaggio più ravvicinato, con una distanza dalla Terra non inferiore comunque ai 24mila chilometri.

Marzo inoltre è un ottimo mese per osservare le meteore, e in particolare le più luminose, chiamate bolidi, o palle di fuoco (dall’inglese fireball). In questo periodo dell’anno, spiegano infatti gli esperti dell’Uai, infatti il nostro pianeta incrocia spesso grandi quantità di frammenti di asteroidi.

Per il 9 infine è previsto un altro appuntamento imperdibile: un’eclissi totale di Sole. Per goderne però bisognerò spostarsi fino all’oceano Pacifico centrale, con la migliore visibilità prevista inIndonesia. Anche la Luna comunque si darà da fare, con cinquefasi lunari (una più del normale), e congiunzioni con Saturno,Venere, Pleiadi, Giove e Marte nel corso del mese.

Via: Wired.it

Credits immagine: Álvaro Villalba/Flickr CC

Simone Valesini

Giornalista scientifico a Galileo, Giornale di Scienza dal 2012. Laureato in Filosofia della Scienza, collabora con Wired, L'Espresso, Repubblica.it.

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