Attacco al melanoma

Una nuova proteina sulle cellule del melanoma in  grado di uccidere il tumore, grazie all’uso mirato dell’interleuchina 12. È la scoperta pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas) da una équipe di ricercatori dell’Istituto Gaslini di Genova, guidata da Vito Pistoia, direttore del laboratorio di oncologia.

Lo strategia per  bloccare  la crescita del tumore della pelle, aggressivo e spesso a cattiva prognosi si basa sull’interleuchina-12 (IL-12), una vecchia conoscenza in campo oncologico. La citochina è prodotta dal sistema immunitario, regola la comunicazione tra le cellule e stimola le difese dell’organismo. Con questa funzione, in passato è stata utilizzata come terapia anti-tumorale, con  buona efficacia ma con effetti tossici sui pazienti.

In questo studio su un modello animale la sostanza è stata invece “recapitata” direttamente alle cellule maligne, in modo da abbassarne le dosi e non provocare effetti tossici. L’azione di IL-12 a livello cellulare è in grado di bloccare la crescita del melanoma attraverso due meccanismi: il primo comporta l’uccisione delle cellule malate per azione diretta, il secondo consiste  “nell’affamare” il tumore, attraverso l’inibizione dello sviluppo dei vasi sanguigni che portano le sostanze nutritive al tumore stesso.

Superato l’inconveniente della tossicità, si prevede di poter associare i già noti effetti stimolanti  di  IL-12 sul sistema immunitario con l’azione anti-tumorale diretta scoperta nello studio. Il prossimo passo sarà il melanoma umano. (da.c.)

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