Autismo, rischio più alto da mamme molto giovani

È il più grande studio scientifico mai condotto finora in merito al collegamento tra insorgenza di autismo ed età genitoriale. Finanziato da Autism Speaks, ha coinvolto oltre 5 milioni e 700mila bambini di 5 nazioni diverse ed è stato pubblicato sulla rivista Molecular Psychiatry. Stando a quanto riportano gli autori del lavoro, il rischio di sviluppare autismo sarebbe superiore tra i nati da madri adolescenti, tra i nati da genitori con differenza di età considerevole e (come già si sospettava) tra i nati da genitori (specialmente padri) in età avanzata.

Per scoprirlo, i ricercatori hanno esaminato i registri sanitari relativi, per l’appunto, a 5,7 milioni di bambini di Danimarca, Israele, Norvegia, Svezia e Australia. 30mila di loro soffrivano di autismo. “È il più grande campione mai esaminato”, spiega Michael Rosanoff, direttore del settore di ricerca di Autism Speaks. “Esistevano già dei lavori che trattavano il tema del collegamento tra autismo ed età dei genitori, ma la dimensione del campione ci ha permesso di studiare il legame con risoluzione molto maggiore, come se avessimo avuto un grande microscopio”.

Nell’analisi dei dati, i ricercatori hanno identificato e controllato soprattutto tre fattori: età della madre, età del padre e differenza di età tra genitori. E tutti e tre si sono rivelati parametri che possono influenzare in modo cruciale il rischio di insorgenza di autismo. Ecco qualche numero: i tassi di autismo sono più alti del 66% e del 28%, rispettivamente, tra i figli nati da padri ultracinquantenni e ultraquarantenni rispetto a figli nati da padri nella fascia di età 20-30. Allo stesso modo, sono più alti del 18% e del 15%, rispettivamente, tra figli nati da madri adolescenti e ultraquarantenni rispetto a figli nati da madri nella fascia d’età 20-30. Quando entrambi i genitori sono in età avanzata, come già si sospettava, l’insorgenza di autismo è più probabile. E infine il tasso di autismo aumenta in proporzione alla differenza di età tra i genitori, in particolare quando i padri hanno tra 35 e 44 anni e le madri sono 10 o più anni più giovani del partner.

Secondo gli scienziati, il tasso maggiore registrato per padri over 50 è dovuto al fatto che, con l’avanzare dell’età, aumenta la probabilità che avvengano mutazioni genetiche nello sperma, il che sarebbe collegato al rischio di sviluppare autismo. Il fattore di rischio associato all’età materna e alla differenza di età tra i genitori, invece, rimane ancora inspiegabile. “I nostri risultati”, concludono gli autori, “suggeriscono che ci sono diversi meccanismi che contribuiscono all’associazione tra età genitoriale e rischio di disturbi dello spettro autistico. I nostri studi futuri cercheranno di indagare e comprendere tutti questi meccanismi”.

Via: Wired.it

Credits immagine: George Duncan/Flickr CC

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