Scienza made in Italy (or by Italians)

    Questa settimana, la nostra rubrica ci riserva: la ricerca genetica sulle piastrine, una app per la sicurezza dei pedoni, i vincitori del premio Bernardo Nobile e un nuovo avanzamento nella ricerca verso i computer quantistici.

    Sono 68 le regioni genomiche coinvolte nella formazione delle piastrine, che ne determinano forma e volume. A scoprirlo è stato un consorzio di centri distribuiti in quattro continenti, cui l’Italia ha partecipato con l’Istituto di ricerca genetica e biomedica di Cagliari (Irgb-Cnr), l’Istituto di genetica molecolare di Pavia (Igm-Cnr), l’Istituto di genetica e biofisica di Napoli (Igb-Cnr), l’Istituto di genetica delle popolazioni di Sassari (Igp-Cnr), l’Istituto scientifico San Raffaele di Milano, l’Eurac di Bolzano, l’Irccs-Burlo di Trieste, lo Shardna Life Sciences e l’Istituto di zootecnica dell’Università cattolica del Sacro Cuore. Per capire quali fossero le regioni associate alla formazione delle piastrine, il team di ricercatori ha studiato l’intero genoma di circa 70mila individui europei e asiatici: “Identificate le regioni genomiche potenzialmente coinvolte nella regolazione delle piastrine, le abbiamo studiate con tecniche bioinformatiche, valutando le loro interazioni tramite modelli di reti neurali”, ha spiegato Eleonora Porcu dell’Irgb-Cnr, uno degli autori. Far luce sui meccanismi alla base della formazione delle piastrine è fondamentale, come spiegano gli scienziati, dal momento che anomalie nel numero o nel volume di questi componenti sono coinvolti in emorragie, eventi trombotici, malattie coronarie ed ictus. Lo studio è stato pubblicato su Nature (Nature doi:10.1038/nature10659).

    I futuristici computer quantistici – che imperversano nelle notizie di tutta la settimana – non mancano neanche nella nostra rubrica. Questa volta la ricerca è uscita dal Nest dell’Istituto nanoscienze del Cnr (CnrNano), dalla Scuola Normale Superiore di Pisa e dall’Istituto per l’Officina dei Materiali (Cnr). I ricercatori di questi istituti hanno messo a punto una nuova tecnica per manipolare gli elettroni di un semiconduttore, aprendo una nuova strada per lo sviluppo del calcolo quantistico. In particolare, hanno sfruttato le proprietà di un semiconduttore in presenza di un fenomeno noto come effetto Hall quantistico che si verifica in un cristallo semiconduttore bidimensionale posto a bassissime temperature e in intenso campo magnetico. “In queste condizioni – ha spiegato Fabio Taddei, fisico teorico del Nest – la parte interna del cristallo diventa un robustissimo isolante, mentre ai bordi si formano canali speciali spessi pochi nanometri, detti canali di bordo, dove gli elettroni si muovono senza dissipazione perché le impurità e difetti presenti nel cristallo vengono aggirati senza perdite di energia. Essere in grado di controllare questi ‘binari perfetti’ che trasportano corrente in maniera non dissipativa e impiegarli in dispositivi concreti potrebbe rivoluzionare la nanoelettronica del futuro”. Nel loro esperimento, i ricercatori sono riusciti a generare dei fenomeni di interferenza quantistica che hanno permesso di far saltare gli elettroni da un canale all’altro in maniera controllata, preservando le proprietà quantistiche (Controlled coupling of spin-resolved quantum Hall edge states – B. Karmakar, D. Venturelli, L. Chirolli, F. Taddei, V. Giovannetti, R. Fazio, S. Roddaro, G. Biasiol, L. Sorba, V. Pellegrini, F. Beltram. Physical Review LettersDOI 10.1103/PhysRevLett.107.236804URL).

    Anche questa settimana, poi, parliamo di applicazioni per smartphone. L’ultima si chiama WalkSafe e, come suggerisce il nome, è pensata per i pedoni, per aiutarli a evitare potenziali rischi quando si trovano in strada. Combinando dei sistemi di riconoscimento visivo delle macchine a dei sistemi per monitorare le variazioni di luce – e quindi l’avvicinarsi di un’automobile – attraverso le telecamere dello smarthphone, la app fa vibrare il telefono o emettere un suono di allarme in caso di pericolo. Per capire come funziona basta dare uno sguardo al video diffuso su Youtube. A svilupparla, per Android sono stati i ricercatori dall’Università di Bologna, in collaborazione con i colleghi del Dartmouth College (Tianyu Wang, Giuseppe Cardone, Antonio Corradi, Lorenzo Torresani, Andrew T. Campbell).

    Infine segnaliamo i vincitori del Premio Bernardo Nobile, riconoscimento dedicato alle tesi di laurea e di dottorato che abbiano dato risalto all’uso dei brevetti come fonte di documentazione, promosso da Area Science Park di Trieste. I tre vincitori dell’edizione 2001, nominati lo scorso 1 dicembre, sono:

    Giovanni Cristiano Piani – Tesi di dottorato in Scienza, tecnologie ed economia nell’industria del caffè presso l’Università di Trieste dal titolo “Proposte di valorizzazione della ricerca universitaria mediante processi di trasferimento tecnologico finalizzate alla costituzione di spin-off della ricerca: il caso del caffè a Trieste”. 
    Francesca Rosa Fardelli – Laureata in Ingegneria Gestionale, curriculum economico-organizzativo, presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Brescia con la tesi dal titolo “Academic patenting in Sweden: a citation-based analysis of quality”.
    Giampaolo Cetraro – Laureato in ingegneria Aeronautica con la specializzazione in Aerodinamica presso l’Università Sapienza di Roma. La tesi di Laurea specialistica dal titolo: “Analisi numerica di una turbina eolica ad asse verticale” ha portato all’ideazione e al deposito del brevetto di una nuova turbina eolica.  

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