I ricercatori dell’IRCCS San Raffaele hanno messo a punto un “cocktail” di quattro farmaci chemioterapici più efficace rispetto all’attuale trattamento con Gemcitabina nel trattamento post operatorio dei pazienti colpiti da cancro del pancreas
In Italia circa 10.000 persone muoiono ogni anno a causa di questa patologia, anche perché il tumore ha un’elevata probabilità di ricomparire anche dopo essere stato asportato chirurgicamente. “Nella maggioranza dei casi infatti”, spiega Gianpaolo Balzano, responsabile dell’Unità Funzionale di Chirurgia Pancreatica del San Raffaele, “sono già presenti micrometastasi che ancora non si vedono nemmeno con gli esami più accurati, ma che cresceranno con il passare del tempo”.
I risultati dello studio, pubblicato sugli Annals of Surgical Oncology, mostrano che nei pazienti operati per carcinoma pancreatico il cocktail chemioterapico ha una maggior efficacia rispetto alle attuali terapie: aumenta la percentuale di pazienti senza recidiva ad un anno dall’intervento (dal 49% al 69%) e la sopravvivenza media da 26 a 31 mesi.
Riferimenti: Michele Reni, Gianpaolo Balzano, Giuseppe Aprile, Stefano Cereda, Paolo Passoni, Alessandro Zerbi, Maria Chiara Tronconi, Carlo Milandri, Piercarlo Saletti, Alessia Rognone, Clara Fugazza, Alessandro Magli, Nadia Di Muzio, Valerio Di Carlo e Eugenio Villa. Adjuvant PEFG (Cisplatin, Epirubicin, 5-Fluorouracil, Gemcitabine) or Gemcitabine Followed by Chemoradiation in Pancreatic Cancer: A Randomized Phase II Trial; DOI: 10.1245/s10434-011-2205-2.