Un oceano sotterraneo su Encelado

    Encelado, la piccola luna di Saturno, nasconde un oceano di acqua sotto la superficie ghiacciata. Ma non solo: i fondali di questo oceano sarebbero rocciosi e potrebbero favorire l’instaurarsi di un ambiente alieno adatto alla nascita di forme di vita. A svelare i segreti del piccolo satellite di Saturno è oggi uno studio pubblicato su Science da un team di ricercatori guidati da Luciano Iess della Sapienza Università di Roma, tra cui Marzia Parisi e Marco Ducci dello stesso ateneo, e Paolo Tortora dell’Università di Bologna.

    Che Encelado nascondesse un oceano sotterraneo era un’ipotesi vagliata già da tempo dai ricercatori. Da quando cioè erano stati identificati, in prossimità del polo meridionale, dei misteriosi getti d’acqua provenienti dalle fratture presenti sulla superficie del satellite, mossi dalla spinta di maree provocate dalla forza gravitazionale di Saturno. Per spiegare questi fenomeni era appunto stata avanzata l’ipotesi di un oceano sotterraneo, ma fino ad ora quali fossero le sue caratteristiche e se esistesse davvero non era chiaro. 

    Analizzando i dati relativi a gravità e topografia di Encelado grazie alla sonda Cassini, che da quasi dieci anni si trova dalle parti di Saturno, ora i ricercatori hanno invece potuto tracciare le caratteristiche di questo oceano. Questa distesa d’acqua si troverebbe circa 30-40 km sotto la calotta polare meridionale, raccontano gli scienziati, e avrebbe una profondità di circa 8 km, totalizzando una massa d’acqua totale pari a quella del Lago Superiore, tra i laghi più grandi della Terra. Come possa parlarsi proprio di acqua liquida e non di semplice ghiaccio è Iess a spiegarlo: “Le misure assai precise della sonda Cassini rese possibili grazie alle grandi antenne di comunicazione della rete interplanetaria della Nasa, indicano una anomalia gravitazionale negativa al polo sud che tuttavia non è così spiccata quanto ci si attenderebbe dalla profonda depressione, rilevata dalla telecamera di bordo. Da qui la conclusione che in profondità debba trovarsi materiale più denso di quello esistente in superficie: acqua liquida, appunto, più densa rispetto al ghiaccio del 7%”.

    Che Encelado ospiti una riserva d’acqua così estesa è però solo una parte della notizia. L’altra parte ha a che fare con i fondali di questo oceano, ritenuti rocciosi, probabilmente formati da silicati. Le reazioni tra silicati ed acqua infatti potrebbero portare alla formazione di un ambiente adatto, insieme alla presenza di una fonte di energia, allo sviluppo di forme di vita, concludono gli autori.

    Via: Wired.it

    Credits immagine: NASA/JPL-Caltech

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