Disboscamento selettivo, nuove piantagioni per legname e palma da olio, incendi. Dagli inizi degli anni Settanta le foreste del Borneo, tra le più ricche di biodiversità al mondo, hanno continuato ad essere sfruttate e distrutte. Eppure, da allora, la perdita di queste aree vergini non è mai stata documentata in maniera esaustiva per tutta l’isola. I primi numeri sullo stato di questo polmone verde arrivano ora dal Center for International Forestry Research (Indonesia), che ha guidato uno studio pubblicato su PloS One. Ed eccoli qui: in 40 anni, il Borneo ha perso il 30 per cento delle sue foreste.
Per valutare la variazione dell’estensione delle aree intatte, i ricercatori hanno confrontato immagini del Borneo riprese da satellite nel 1973 con quelle degli anni successivi, fino al 2010, tenendo conto anche dell’estensione e della distribuzione delle strade costruite per abbattere gli alberi (271.819 km soltanto di vie primarie).
Veniamo ai risultati. Nel 1973, il 75,7% del territorio era coperto di foreste, per un totale di oltre 558 mila chilometri quadrati. Nel 2010 la copertura si era ridotta di 168.493 chilometri quadrati: restavano quindi 389.566 km quadrati, cioè il 52,8%. Ma di questa area verde, soltanto il 28,4% era rappresentato da foreste ancora intatte, cioè non toccate dal disboscamento. Il 97% della perdita ha riguardato territori di pianura, il 51 per cento è stato abbattuto per produrre legname e il 33 per cento è stato convertito in colture industriali, principalmente a produzione di legno e di olio di palma. Se le indicazioni relative alla destinazione del suolo rimarranno quelle attuali, i ricercatori stimano che questa quantità potrebbe scendere fino al 12%.
Almeno una nota positiva c’è: si è visto che le foreste sottoposte a disboscamento selettivo (4-10 alberi per ettaro) mantengono un’elevata biodiversità e hanno un ruolo importante come corridoi per la fauna selvatica. Ciò non toglie – come sottolineano gli autori dello studio – la necessità di mettere un freno alla deforestazione con una legislazione che protegga maggiormente le foreste originarie, incentivando al contempo le tecniche di sfruttamento sostenibile.
Riferimento: DOI: 10.1371/journal.pone.0101654
Credits immagine: R. Butler, Center for International Forestry Research, Plos One
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