Caffé: due geni ne regolano il consumo

Siete dei grandi bevitori di caffè? Bene, sappiate che la vostra passione potrebbe essere scritta nel Dna. Almeno in parte. Un gruppo di ricerca internazionale, coordinato da Neil Caporaso del National Cancer Institute di Bethesda, ha infatti scoperto che la quantità di caffeina assunta giornalmente dipende, in parte, da due varianti nei geni AHR e CYP1A2.

Lo studio, pubblicato sulla rivista PLoS Genetics, ha analizzato il genoma di oltre 47.000 americani, alla ricerca di qualche correlazione con la quantità di caffè che i partecipanti dichiaravano di bere ogni giorno. I geni trovati erano già noti per essere coinvolti nel metabolismo della caffeina: AHR è una proteina che regola la sintesi di CYP1A2, a sua volta l’enzima che nel fegato trasforma le molecole di caffeina in paraxantina, teobromina e teofillina. I risultati dell’analisi suggeriscono che possedere una particolare variante del gene AHR in doppia copia può aumentare di circa 44 milligrammi il consumo di caffeina giornaliero rispetto a chi ne è privo, più o meno la quantità contenuta in una lattina di Coca Cola o in mezza tazzina di espresso. L’effetto di CYP1A2 sembra invece leggermente inferiore (38 milligrammi).

La caffeina è la sostanza psicoattiva più utilizzata al mondo: più del 90% degli adulti dichiara di bere regolarmente caffè o altre bevande contenenti caffeina. Gli effetti di questa molecola sull’organismo sono molteplici, sia positivi sia negativi. E’ infatti coinvolta nei disturbi del sonno e dell’umore, nelle prestazioni atletiche e in quelle intellettuali, e questo studio potrebbe aiutare a comprendere i meccanismi molecolari mediante i quali la caffeina riesce a influenzare tutti questi processi. Normalmente gli studi di associazione come questo vengono condotti per trovare varianti responsabili di malattie o di alterazioni nel metabolismo dei farmaci, e molto raramente sono invece utilizzati per scoprire le basi genetiche di un comportamento abituale come il consumo di caffè. Fa eccezione il fumo, una (cattiva) abitudine per cui sono già note diverse varianti genetiche coinvolte.

Moreno Colaiacovo

Dopo la laurea in Bioinformatica accede al dottorato in Sistemi Complessi in Medicina e Scienze della Vita, presso l'Università di Torino. Dalla sua passione per la genetica nasce il blog myGenomix che lo avvicina al mondo della divulgazione scientifica, dando il via a diverse collaborazioni tra cui quelle con Galileo, Wired, Tecn'è e il blog Estropico.

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