Due argenti, un bronzo e due menzioni d’onore. È questo il bottino conquistato dai cinque studenti italiani appena tornati dalle Olimpiadi Internazionali della Fisica di Zagabria. Stefano Rulli, Giuliano Chiriacò, Alessio Calzona, Fedor Getman e Stefano Paesani si sono confrontati con altri quattrocento studenti provenienti da novanta paesi su temi che spaziavano dai campi elettrici alle centrali alimentate da una ciminiera, fino alla fissione dell’atomo.
“Questi ragazzi, il loro impegno e la loro intelligenza rappresentano l’eccellenza dietro la quale si trascina e si trasmette la cultura scientifica” ha affermato il professor Ruocco, direttore del dipartimento di Fisica alla Sapienza, alla partenza dei cinque studenti. E i fatti lo hanno confermato, visto che i cinque sono stati tutti premiati. Giuliano Chiriacò di Lecce e Stefano Rulli di Bologna, i due “veterani” della squadra italiana, già argento alle Ipho del Messico nel 2009, tornano a casa con un altro argento al collo. Per Chiriacò anche un riconoscimento particolare: una menzione speciale per aver dato la soluzione più ingegnosa tra le 376 proposte al problema sulla fisica della ciminiera. Ottimo anche il piazzamento del romano Stefano Paesani, che, alla sua prima partecipazione, ha vinto un bronzo. Fedor Getman di Napoli e Alessio Calzona di Genova hanno invece ricevuto entrambi una menzione di merito, un riconoscimento molto simile a un quarto posto.
