Salute

Candida auris, ecco i farmaci che uccidono il “fungo killer”

Uccide la metà delle sue vittime in 90 giorni. La maggior parte dei ceppi è resistente a almeno un farmaco antifungino, circa un terzo è immune a due o più. Candida auris, il microrganismo patogeno che i media hanno ribattezzato fungo killer, sembra imbattibile. E più di qualcuno sostiene si tratti solo un assaggio di ciò che potremmo dover affrontare se non riusciremo ad arginare il fenomeno della resistenza agli antibiotici. Oggi però dal Beth Israel Deaconess Medical Center (Bidmc) arriva una nuova speranza. Il team di James E. Kirby ha trovato combinazioni di farmaci antifungini e antibiotici in grado – almeno nei test di laboratorio – di fermare la crescita del fungo e addirittura ucciderlo. Un’anteprima della ricerca è stata appena presentata al convegno annuale della American Society for Microbiology (Asm Microbe 2019).

Candida auris minaccia mondiale

Candida auris è un fungo molto ostinato, scoperto per la prima volta nel 2009 nel canale auricolare di una settantenne giapponese. Ma da quel momento le diagnosi si sono moltiplicate, fino ad annoverare casi in oltre 20 Paesi diversi, Europa compresa. Si era provato di tutto, dagli antifungini agli antibiotici, ma in buona parte dei casi l’infezione – che finora ha colpito persone fragili, con sistema immunitario compromesso – non si è arrestata e il fungo ha anche contaminato in modo persistente le superfici, dando luogo a epidemie nelle strutture di cura.

Mappa dei casi di Candida auris riportati nel mondo (Foto: via Cdc)

Per queste ragioni solo pochi mesi fa, dopo l’ennesimo caso di un paziente morto in meno di tre mesi, i Cdc statunitensi avevano rilanciato l’allarme sul fungo killer.

Mix scoperti in 2 ore grazie ad un test automatizzato

Per tentare di trovare una soluzione efficace contro C. auris, Thea Brennan-Krohn e altri microbiologi del Bidmc hanno testato 10 combinazioni di farmaci sia antifungini sia antibiotici su 10 ceppi diversi del fungo. Tutto il processo, se svolto a mano, avrebbe impiegato almeno 50 ore di lavoro, ma i ricercatori sono riusciti a accorciare molto i tempi (un paio d’ore) utilizzando uno strumento che funziona come una stampante a getto di inchiostro per erogare in ciascuna area di test la dose esatta di farmaci. In questo modo il team ha trovato tre combinazioni promettenti, due delle quali non solo hanno fermato la crescita del patogeno ma riuscivano anche a eliminarlo.

Di particolare interesse è il fatto che tutti i farmaci impiegati contro C. auris nei test (amfotericina e caspofungina per gli antifungini, minociclina e rifampicina per gli antibatterici) sono già approvati dalla Fda per uso clinico per altre infezioni. Ciò significa che se la sperimentazione delle nuove combinazioni darà esiti positivi anche sull’essere umano, i medici avranno già in mano gli strumenti idonei per intervenire e salvare delle vite.

Foto di Ewa Urban via Pixabay

Mara Magistroni

Nata e cresciuta nella “terra di mezzo” tra la grande Milano e il Parco del Ticino, si definisce un’entusiasta ex-biologa alla ricerca della sua vera natura. Dopo il master in comunicazione della scienza presso la Sissa di Trieste, ha collaborato con Fondazione Telethon. Dal 2016 lavora come freelance.

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