Salute

Carie? La colpa non è dei geni

Dieta e igiene orale: questi sono i principali protagonisti della lotta alle carie, mentre i geni, a dispetto di quanto suggerivano vecchi studi, non hanno alcun ruolo. Lo rivela uno studio condotto dal J. Craig Venter Institute, istituto di ricerca genomica statunitense, su alcune coppie di gemelli. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Cell Host & Microbe. In altre parole, in caso di carie non serve dare la colpa alla genetica, ma riconoscere piuttosto che si tratta di un problema principalmente dovuto al consumo eccessivo di zuccheri e alla carente igiene della bocca.

La carie è causata dalla placca batterica, ovvero dai batteri che si annidano sulle parti dure del dente, attaccandolo. I batteri si nutrono dei residui alimentari e in particolare degli zuccheri, che favoriscono la carie. Per chiarirne il collegamento con i vari microorganismi, i ricercatori hanno analizzato il microbioma – l’insieme dei batteri – della bocca di 485 coppie di gemelli dai 5 agli 11 anni. Il tutto, semplicemente prelevando un campione di saliva tramite un tampone orale. I gemelli scelti sono in parte dizigoti e in parte omozigoti, in questo caso identici e con lo stesso patrimonio genetico. La scelta è ricaduta anche sui gemelli omozigoti sia per l’uguaglianza genetica sia perché condividono lo stesso ambiente domestico e spesso le stesse abitudini.

Nel microbioma della bocca, i ricercatori hanno distinto ed identificato alcuni batteri, cosiddetti ereditabili, che sono associati a caratteristiche genetiche, ed altri che invece provengono dall’ambiente esterno. I batteri ereditabili però, nel corso del tempo, diminuiscono – si perdono – mentre quelli associati all’ambiente aumentano. E sono proprio questi i principali indiziati nello studio del dentista. Come raccontano gli esperti, infatti, i microorganismi nella placca e nella saliva responsabili della carie sono solo quelli provenienti dall’ambiente in cui si cresce e nel quale si interagisce. Un esempio di batteri più comuni che causa la carie è lo Streptococco, di cui nella bocca dei bambini sono state rintracciate diverse varianti, che non sono le stesse responsabili delle infezioni alle vie aeree, come lo Streptococcus salivarius, nella saliva, lo Streptococcus mutans, una nota specie responsabile della carie, e lo Streptococcus anginosus, fortemente derivante dall’ambiente esterno.

In particolare, i bambini che consumavano una quantità maggiore di zuccheri aggiunti nei cibi e nelle bevande avevano anche una maggiore quantità di questi batteri associati alla presenza di un maggior numero di carie. Come ribadiscono da sempre i dentisti, dunque le caramelle, i dolciumi, le bibite dolci agiscono come una sorta di interruttori delle carie, insieme ad un lavaggio dei denti e a un’igiene insufficiente.

Riferimenti: Cell Host & Microbe

Viola Rita

Giornalista scientifica. Dopo la maturità classica e la laurea in Fisica, dal 2012 si occupa con grande interesse e a tempo pieno di divulgazione e comunicazione scientifica. A Galileo dal 2017, collabora con La Repubblica.it e Mente&Cervello. Nel 2012 ha vinto il premio giornalistico “Riccardo Tomassetti”.

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