Caso Avastin e Lucentis: il Ministero chiede i danni

Nuovo capitolo per il caso Avastin-Lucentis, i due antitumorali per cui le aziende produttrici, Novartis e Roche, sono accusate di comportamenti anticoncorrenziali. Dopo la maximulta da 180 milioni di euro decisa a febbraio dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm), ora a scendere in campo è il Ministero della Salute, che ha deciso di chiedere alle due case farmaceutiche il risarcimento per i danni provocati al Servizio sanitario nazionale. E se la multa era salata, il conto presentato dal Ministero è ancora più alto: 1,2 miliardi di euro, tra danni patrimoniali e non.

I due farmaci in questione sono anticorpi monoclonali, farmaci antitumorali che risultano però efficaci anche nella cura di alcune patologie oculari, in particolare la degenerazione maculare senile. Nonostante la maggior parte degli esperti concordi nel ritenere i due medicinali equivalenti nel trattamento della degenerazione maculare senile, solamente uno, il Lucentis, è stato approvato con questa indicazione terapeutica. L’accusa per Roche e Novartis è quindi di aver ostacolato la vendita del farmaco molto più economico, Avastin (della Roche), a vantaggio del più costoso Lucentis (di Novartis), differenziando ad arte l’efficacia terapeutica dei due prodotti, che invece molti studi giudicavano equivalenti.

A seguito della delibera dell’Agcm, che qualificava il comportamento delle due aziende come “un’intesa orizzontale restrittiva della concorrenza finalizzata alla commercializzazione del farmaco Lucentis molto più costoso del farmaco Avastin, ad esso equivalente”, il Ministero della Salute ha deciso quindi di calcolare quanto sia costato il presunto accordo illecito alle casse del Servizio sanitario. L’Avastin costa infatti circa 81 euro, contro gli oltre 900 del Lucentis. Qualche mese per fare i conti, e oggi sono arrivati i risultati: 45 milioni nel 2012, 540 milioni nel 2013 e 615 milioni nel 2014, per un totale di oltre 1,2 miliardi di euro, che ora il Ministero chiede indietro.

Una decisione che, stando a quanto ha reso noto Matteo Piovella, presidente della Società italiana di oftalmologia (SOI), arriverebbe proprio nel giorno in cui le due aziende produttrici hanno deciso di rinunciare alla richiesta di sospensiva della multa erogata dall’Antitrust. Le case farmaceutiche in ogni caso continuano a dichiararsi innocenti. Dalla Roche assicurano infatti che la scelta di non chiedere la sospensiva della multa sia stata dettata “dalla sola volontà di accelerare la discussione nel merito del provvedimento, per giungere così ad una sentenza senza ogni ulteriore dilazione”. Novartis invece precisa di non aver ricevuto al momento alcuna notifica dal ministero, e respinge in maniera decisa le accuse di pratiche anti-concorrenziali, così come i presunti danni al Servizio sanitario nazionale. “Risulta infondata qualsiasi richiesta di risarcimento così come le cifre indicate nella comunicazione del Ministero che non trovano alcuna corrispondenza con la realtà dei fatti”, ha dichiarato infatti l’azienda. “La spesa generata da Lucentis a carico del Ssn nel periodo gennaio-settembre 2013 è stata pari a 38,6 milioni di euro, in linea con i dati registrati nel 2012”.

Via Wired.it

Credits immagini: Forum PA/Flickr

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