Cellule illuminate

Alcune cellule potranno prodursi da sole gli agenti di contrasto che permettono loro di essere visualizzate dalla risonanza magnetica. Questo permetterà ai medici di ottenere immagini ad alta risoluzione in tempo reale dell’espressione genica dei tessuti più profondi degli organismi animali. A “programmare”, per la prima volta in assoluto, queste cellule sono stati gli scienziati della Carnegie Mellon University di Pittsburgh. I risultati saranno pubblicati su Nature Medicine di Aprile. I ricercatori, per far produrre alle cellule il proprio agente di contrasto, vi hanno immesso un gene, in grado di rilasciare ferritina, una proteina contenente ferro in forma non tossica e che agisce come un piccolo magnete, vero e proprio reporter per la risonanza magnetica. “La nostra nuova tecnologia” ha dichiarato Eric Ahrens, uno degli autori dello studio, “è in grado di monitorare l’espressione genica in diversi tipi di tessuti. E’ possibile inoltre collegare il gene che abbiamo utilizzato ad altri geni, come quelli in grado di curare malattie come artriti e cancro. Questo permetterebbe di capire in tempo reale, dove e come i geni stiano agendo contro la malattia”. (a.l.)

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here