Categorie: Società

Chi dona a chi

Portare a 130 miliardi di dollari i fondi da destinare ai paesi in difficoltà e raddoppiare gli aiuti all’Africa entro il 2010 non è cosa da poco. Per questo serve più impegno da parte dei paesi donatori. Il monito viene dal Development Co-operation Report dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), presentato lo scorso 22 febbraio. L’analisi fa il punto sul volume degli aiuti per paese, sulle nazioni che donano di più e su quelle che più delle altre ne beneficiano. Il primato come quantità di donazioni è degli Stati Uniti (oltre 27.600 milioni di dollari), seguiti dal Giappone con oltre 13 milioni e dal Regno Unito (più di 13.700), mentre Svezia e Norvegia risultano prime come percentuale di aiuti sul loro prodotto interno lordo. Il contributo dell’Italia per il 2005 è stato invece pari a 5.091 milioni di dollari.

Sul versante opposto, invece, l’Iraq ha ricevuto quasi 13 miliardi di dollari nel 2004 e nel 2005 e la Nigeria oltre 3 miliardi. Il totale dei fondi, che recentemente è aumentato del 5 per cento per anno raggiungendo nel 2005 la cifra record di 106,8 miliardi di dollari, dovrebbe ancora crescere dell’11 per cento dal 2008 al 2010 per stare al passo con gli impegni presi. Ma i soldi erogati dove vanno a finire? Secondo il rapporto, che ha analizzato le quantità di aiuti destinati alle emergenze, per il tamponamento del debito pubblico e quelli per i programmi di sviluppo, esiste il rischio che la dipendenza dagli aiuti abbia l’effetto di rendere i governi dei paesi che li ricevono meno sensibili ai bisogni dei cittadini e meno propensi ad attuare delle tassazioni interne.

Inoltre, dicono gli esperti dell’Ocse, una certa importanza riveste anche l’accertamento che i fondi vengano distribuiti efficacemente e con equità tra i vari settori rilevanti. L’analisi rivela infatti un gap tra i miliardi che i paesi dichiarano di aver donato e quelli che poi effettivamente, dopo tutti i dovuti controlli, risultano essere stati usati. Un dato emergente è il ruolo di nuovi paesi nelle donazioni. I 22 paesi membri del Comitato di assistenza allo sviluppo dell’Ocse forniscono ancora circa il 95 per cento del totale degli aiuti, ma questa cifra tende a diminuire con l’aumentare degli aiuti da parte altri paesi, che nel 2005 hanno totalizzato 3,2 miliardi di dollari, 2 miliardi dei quali provenienti dall’Arabia Saudita. Rilevante sembra anche il contributo della Cina, sul quale non esistono dati, verso paesi come l’Africa. (r.p.)

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