DOPO L’INTERVENTO, ISABELLE Dinoire è riuscita a sorridere per undici anni. Sorrideva con quello che era diventato il suo nuovo volto, dopo che un morso di cane lo aveva devastato al punto da segregarla in ospedale con una mascherina a coprire naso, labbra e mento, le parti mancanti. Perché – spiega Benoit Lengelé, il chirurgo belga che condusse quel primo trapianto di faccia nel 2005 – il viso può cambiare, ma le emozioni e i sentimenti ci appartengono. E modellano i tratti del nostro volto, anche se questo proviene, in parte, da un donatore. Isabelle lo aveva capito, e dava espressione ai suoi lineamenti prima che, il 22 aprile scorso, un tumore al polmone la portasse via. L’intervento è stato eseguito solo altre 35 volte in tutto il mondo.
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