Chiusi i laboratori del Gran Sasso

Dopo anni di polemiche tra ambientalisti e Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), chiudono oggi i laboratori più contestati del nostro paese, quelli del Gran Sasso. La sospensione dei lavori è stata decisa dallo stesso Infn in risposta al sequestro (avvenuto sempre oggi e disposto dal Gip del Tribunale di Teramo, Giovanni Cirillo, su richiesta del Procuratore della Repubblica di Teramo, David Mancini) da parte del Corpo Forestale della sala C dei laboratori. La sala, in cui è stata riscontrata l’assenza di fondamentali norme di sicurezza, ospita l’esperimento Borexino, causa indiretta, l’estate scorsa, dello sversamento di un solvente nel torrente Mavone, e parte del sistema di drenaggio. Soddisfazione da parte degli ambientalisti (Verdi, Wwf, Legambiente) che da anni puntano il dito contro i laboratori e che sottolineano come, comunque, questa decisone sia arrivata tardi. Al momento non si sa se le attività riprenderanno e c’è già chi, come il presidente della Provincia di Teramo Claudio Ruffini, è pronto a chiedere il risarcimento dei danni. (m.s.)

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