Circoncisi e contenti

La circoncisione non altererebbe in alcun modo la vita sessuale di un uomo. E’ quanto afferma uno studio condotto da un team di ricercatori di Uganda e Stati Uniti d’America e pubblicato sul numero di gennaio della rivista di urologia Bju International. Secondo l’analisi – e alla luce della nuova ipotesi che raccomanda quest’operazione come pratica efficace per ridurre la trasmissione dell’Hiv – oltre il 98 per cento di un campione di oltre duemila uomini circoncisi sarebbe in grado di compiere le stesse prestazioni e di avere lo stesso livello di soddisfazione sessuale degli uomini che non lo sono.

Lo studio ha esaminato un totale di 4.456 ugandesi, dai 15 ai 49 anni, sessualmente attivi e che non avevano contratto il virus dell’Hiv. La metà di questi aveva sostenuto una recente circoncisione. Il gruppo è stato interrogato a distanza di sei mesi, un anno e due anni dall’intervento riguardo i propri livelli di desiderio sessuale, soddisfazione e prestazioni. Le loro risposte sono state confrontante con quelle degli uomini non circoncisi (gruppo di controllo).

Secondo la ricerca – salvo qualche disagio, non clinicamente rilevante, accusato nei primi mesi post-operazione – il 98,6 per cento degli uomini circoncisi non avrebbe segnalato problemi di penetrazione (rispetto al 99,4 per cento del gruppo di controllo), il 99,4 per cento non avrebbe segnalato alcun dolore durante i rapporti sessuali (rispetto al 98,8 per cento del gruppo di controllo) e la soddisfazione sessuale sarebbe stata costante nel corso del tempo. Particolare coincidenza di risultati c’è stata tra quelle fasce dei gruppi accomunate da età, religione, stato civile, istruzione e numero di partner sessuali (in linea di massima il campione era composto da uomini cattolici, sposati e con un titolo di scuola primaria). “Il nostro studio dimostra chiaramente che la circoncisione non provoca alcun effetto negativo e non pregiudica in alcun modo la vita sessuale di chi la subisce”, afferma Ronald Gray, della Bloomberg School of Health presso la Johns Hopkins University di Baltimora (Usa). Secondo John Fitzpatrick, dell’University College di Dublino ed editore di Biu International, “i risultati di questo studio potranno essere utilizzati dalla sanità pubblica per quelle campagne a sostegno della circoncisione come metodo efficace per ridurre la trasmissione dell’Hiv”. (l.s.)

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