E’ possibile classificare l’attacco di panico come una delle malattie da inalazione? Sembra proprio di sì, visto che per tre italiani su dieci le cause degli attacchi sporadici oltre che biologiche e psicologiche sembrano essere anche ambientali. E’ questa la teoria innovativa del neurologo Rosario Sorrentino esposta ieri nel corso del meeting esplorativo “Panico: un’ipotesi ambientale” che si è tenuto presso la facoltà di Sociologia dell’Università “La Sapienza” di Roma. Un’ipotesi verosimile confermata anche dagli interventi di Massimo Serafini della Segreteria Nazionale di Legambiente e Mario Falconi della Federazione Italiana Medici di Famiglia. La qualità dell’aria che respiriamo infatti può avere degli effetti sul nostro comportamento e la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera, che negli ultimi dieci anni si è addirittura quadruplicata, sembra essere uno dei fattori che scatenano gli attacchi di panico. (p.c.)