Categorie: Società

Come ti coinvolgo con il Web

Immaginate di aver smarrito il cane. Come fare per ritrovarlo il prima possibile? Il buon senso suggerisce di spargere la voce, magari usando Facebook o altri social network, e offrire una ricompensa a chi lo riporterà indietro. Dalle pagine di Science, però, un gruppo di ricerca del Massachusetts Institute of Technology di Boston dà un altro consiglio: offrire il premio non solo a chi ritroverà il cane, ma anche a chi contribuirà a diffondere la notizia dello smarrimento. Proprio seguendo questa filosofia, i ricercatori del Media Lab del Mit si sono aggiudicati la Red Balloon Challenge, una competizione indetta dalla Darpa ( Defense Advanced Research Projects Agency) allo scopo di comprendere quale sia il modo migliore per spronare i cittadini all’azione, servendosi di un mezzo di comunicazione immediato come il Web.

La Red Balloon Challenge è stata pensata nel 2009 per celebrare il 40esimo anniversario della nascita dell’ Arpanet, l’antenata di Internet. Ai partecipanti è stato chiesto di sfruttare le potenzialità del Web per risolvere nel minor tempo possibile un compito che richiedeva il coinvolgimento di più persone. Gli sfidanti (un centinaio di team composti da cittadini o ricercatori) dovevano localizzare la posizione di 10 palloni rossi sparsi in tutti gli Stati Uniti. Un problema che un analista della National Geospatial-Intelligence Agency ha definito impossibile da risolvere usando i metodi di intelligence convenzionali.

Eppure, il team del Media Lab ce l’ha fatta in 8 ore e 52 minuti, e ora spiega esattamente come in uno studio. In pratica, ha promesso parte del denaro in palio (40mila dollari) non solo alle persone che avrebbero localizzato i palloni ( finders, che avrebbero intascato 4mila dollari per ciascun pallone), ma anche a chi li avrebbe messi in comunicazione con il Mit (inviters; i primi che avrebbero fornito le esatte coordinate avrebbero preso 2mila dollari). E riceveva un premio anche chi faceva da tramite tra i ricercatori e gli inviters stessi, a cascata: mille dollari al primo che aveva invitato il finder, 500 al secondo, 250 al terzo e così via. Grazie al Web e a questi incentivi ricorrenti, il gruppo è riuscito a reclutare 4.400 persone nelle 36 ore precedenti l’inizio della gara.

La strategia si è rivelata migliore persino di quelle che facevano leva su sentimenti d’altruismo (il gruppo della Georgia Tech, arrivato secondo, ha cercato di reclutare la gente promettendo di donare il premio alla Croce Rossa). I ricercatori del Mit sono convinti che l’analisi della loro strategia sarà utile a perfezionare sia le campagne di mobilitazione sociale sia quelle di marketing (guarda il video su Sapere Vedere).

Via: Wired.it

Martina Saporiti

Laureata in biologia con una tesi sui primati, oggi scrive di scienza e cura uffici stampa. Ha lavorato come free lance per diverse testate - tra cui Le scienze, Il Messaggero, La Stampa - e si occupa di comunicazione collaborando con società ed enti pubblici come l’Accademia dei Lincei.

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