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Lo studio della popolazione di scimpanzé e primati del Mahale Mountains National Park (Tanzania) ha confermato che queste scimmie sono state colpite da una malattia respiratoria di origine virale che è causata da una forma mutata del paramyxovirus (ceppo responsabile di infezioni respiratorie e influenza negli esseri umani), trasmessa con grande probabilità dai ricercatori e dai turisti che visitano il parco.

I risultati dello studio epidemiologico, condotto nell’ambito di un progetto della durata di cinque anni, coordinato da Taraniit Kaur del Virginia Tech (Usa), saranno pubblicati sul numero di Agosto di American Journal of Primatology (già disponibili nella versione on line).

“Nonostante le prove tendano a confermare l’ipotesi che le malattie infettive che colpiscono scimpanzé e grandi scimmie vengano trasmesse da studiosi e turisti, pensiamo sia necessario procedere con ulteriori analisi”, sostiene la Kaur che sta realizzando la ricerca in collaborazione con gli scienziati del Centers for Deases Control and Prevention di Atlanta e con gli etologi.

Gli studiosi non sono ancora riusciti, infatti, a comprendere come avvenga la trasmissione del virus e stanno realizzando l’analisi sul campo grazie a un innovativo prototipo di laboratorio trasportabile, a basso impatto ambientale, denominato Plug (Portable laboratory on un common ground), ideato e realizzato in collaborazione con il Virgina Tech’s College of Architecture and Urban Studies (Caus). Lo studio fa parte di un più ampio programma a lungo termine per il monitoraggio dello stato di salute delle specie di grandi scimmie più minacciate. Che, si auspica, porterà a definire le misure di sicurezza e i protocolli di comportamento per gli stessi ricercatori. (e.r.)

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