Salute

Covid, quanto è pericolosa la nuova sottovariante di omicron BA.2.75?

Ci risiamo. Una sottovariante di omicron si sta prendendo il suo spazio tra le persone e sui media. L’hanno chiamata BA.2.75 e gli esperti la descrivono come una variante di seconda generazione, perché si sarebbe evoluta da BA.2, a sua volta già variante di omicron. Individuata per la prima volta in India, è stata già rilevata anche in altri paesi e diversi laboratori stanno studiando le sue nuove mutazioni per capire se possa essere più contagiosa e sfuggire meglio agli anticorpi rispetto non solo a BA.2 ma anche a BA.5, la variante omicron che rischia di scatenare una nuova ondata epidemica in Europa. Ecco cosa sappiamo.

Nuove mutazioni

Tra i primi a puntare i riflettori su BA.2.75 è stato Tom Peacock, virologo all’Imperial College di Londra, che in un tweet mette l’accento sulle numerose mutazioni (8) che la nuova variante porta sulla proteina spike, quella che il virus utilizza per infettare le cellule.

Le più rilevanti sarebbero le alterazioni G446S e R493Q, che, almeno sulla carta, darebbero al virus la capacità di sfuggire meglio agli anticorpi prodotti sia con le vaccinazioni sia con precedenti infezioni e di legarsi con più facilità alle cellule umane.

“Non mi piacciono le mutazioni osservate”, ha scritto il 3 luglio sempre su Twitter il biologo molecolare Ulrich Elling dell’istituto di biotecnologie molecolari dell’Accademia austriaca delle scienze. “Prima che sia conclusa l’ondata di BA.5, potremmo doverci preparare già alla prossima”.

Sebbene le sequenze riconosciute come BA.2.75 non siano ancora così tante, Elling ha fatto notare che le segnalazioni stanno crescendo rapidamente, soprattutto in India, sebbene il Governo indiano e l’agenzia di sorveglianza genomica per il Sars-Cov-2 (Insacog) del paese non si siano ancora espressi. Aver registrato la nuova sottovariante anche in altri paesi (tra cui Giappone, Stati Uniti, Regno Unito e Germania), conferma che non si tratti di errori di sequenziamento.

Quanto è contagiosa e pericolosa BA.2.75?

I dati disponibili sono troppo pochi per esprimersi con sicurezza. Una fonte interna all’Insacog ha riferito al Times of India che continuando a esaminare le sequenze di BA.2, che dopo aver scatenato l’ondata epidemica di gennaio è ancora molto diffusa in India, hanno scoperto BA.2.75. “Ha più di 80 mutazioni, mentre BA.2 ne ha circa 60”, si legge nell’articolo. Tali differenze spiegherebbero perché si vedono così tante reinfezioni. Oltre a BA.2.75, comunque, gli scienziati indiani avrebbero individuate altre sottovarianti: BA.2.74 e BA.2.76. Secondo i dati indiani tutte  sembrerebbero più infettive di BA.5.

È ancora troppo presto per  dire di quanto BA.2.75 possa essere più contagiosa delle altre varianti. Qualcuno azzarda che sia 5 volte più contagiosa di BA.5, ma c’è chi invita alla cautela. Peacock twitta: “vale la pena dire che è del tutto possibile che [BA.2.75] stia solo crescendo sullo sfondo di BA.2(.12.1) e che scontrandosi contro il muro di BA.5 si blocchi… vedremo”. Anche Giovanni Maga, virologo e direttore del Cnr di Pavia, intervistato da Repubblica, è prudente circa la velocità di contagio che nuove varianti di Sars-Cov-2 possono raggiungere:  “Credo che ci sia un limite a questo […] Semmai ci saranno varianti in grado di soppiantare l’attuale BA.5, cosa non facile, la tendenza sarà una aumentata capacità di contagiare, ma non oltre certi limiti, perché questa proteina più di tanto non può sopportare. Non è facile pensare a una variante che sia dieci volte più contagiosa di BA.5”.

Anche sulla pericolosità della nuova sottovariante è impossibile esprimersi per ora. Non ci sono abbastanza dati per capire un’eventuale differenza nella sintomatologia del Covid-19.

Via Wired.it

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Mara Magistroni

Nata e cresciuta nella “terra di mezzo” tra la grande Milano e il Parco del Ticino, si definisce un’entusiasta ex-biologa alla ricerca della sua vera natura. Dopo il master in comunicazione della scienza presso la Sissa di Trieste, ha collaborato con Fondazione Telethon. Dal 2016 lavora come freelance.

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