Così i tumori formano le metastasi

Perché le cellule tumorali nella formazione delle metastasi colonizzano con più facilità particolari organi, come polmoni e fegato, o specifici siti entro questi organi? Uno studio condotto da David Lyden della Cornell University di New York (Usa) e pubblicato su Nature, fa luce sul meccanismo di proliferazione del tumore, spiegando che le cellule malate mandano degli “inviati” a “preparare il terreno” prima di aggredire i nuovi tessuti. Producono, infatti, delle proteine che inducono le cellule sane a produrre fibronectina, altra proteina che a sua volta è capace di legarsi alle cellule del midollo osseo, progenitrici del sangue. Queste cellule entrano nella circolazione sanguigna, si dirigono nei tessuti bersaglio, dove supportano le cellule tumorali che arriveranno in seguito. Per giungere a queste conclusioni, gli autori della ricerca hanno seguito con traccianti colorati i movimenti delle cellule tumorali nei topi. Le cellule del midollo osseo dei roditori sono state eliminate e sostituite con nuove cellule marcate con una proteina verde fluorescente. Successivamente sono state introdotte cellule tumorali marcate con una proteina rossa fluorescente. Le cellule del midollo osseo derivate da quelle verdi sono apparse nei polmoni tra i 12 e i 14 giorni dopo l’iniezione, ben prima delle cellule tumorali rosse, apparse al diciottesimo giorno. Al 23° sono apparse micro-metastasi: più del 95% delle cellule maligne erano associate alle cellule provenienti dal midollo osseo. Pertanto, secondo gli scienziati, le cellule del midollo osseo sono indispensabili perché il tumore si espanda in un organo diverso da quello in cui si è formato. La scoperta lascia intravedere la possibilità di inibire il processo ed evitare l’espansione delle metastasi. (t.m.)

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