Un nuovo materiale conduttore, molto resistente, flessibile e trasparente che potrebbe rivoluzionare l’industria elettronica. Si chiama GraphExeter ed è un derivato del grafene, a oggi il conduttore più sottile (un singolo strato di atomi di carbonio) e flessibile a disposizione. Lo hanno creato i ricercatori del Center for Graphene Science dell’Università di Exeter che lo descrivono su Advanced Materials. E’ quindi possibile che la fine dei giorni di gloria per il grafene non sia poi così prossima (vedi Galileo, Con il silicene, addio al grafene).
Infatti, i ricercatori dell’ateneo britannico (tra cui l’italiano Saverio Russo) hanno mostrato che uno strato di molecole di cloruro ferrico schiacciato fra due strati di grafene ne aumenta considerevolmente la conducibilità elettrica senza che la sua trasparenza ottica venga intaccata, ovvero senza che diminuisca la capacità della luce di attraversarlo. Inoltre, un materiale così costituito è anche più flessibile dell’ossido di indio-stagno (Ito, Indium tin oxide), uno dei materiali più usati in elettronica, per le sue particolari doti di conducibilità elettrica e trasparenza ottica.
Date le sue elevate proprietà di flessibilità e leggerezza, il GraphExeter potrebbe sostituire l’Ito nella produzione degli schermi di smartphone o monitor Lcd, ma potrebbe anche essere utilizzato per realizzare prodotti elettronici indossabili come smart t-shirt, o specchi e vetri “multimediali”. Il nuovo materiale potrebbe essere usato anche nel campo della conversione di energia solare in elettricità: stando a quanto dichiarano gli autori della ricerca, la loro invenzione migliorerebbe di ben 30 per cento l’efficienza dei pannelli solari attuali: un miraggio per l’industria del fotovoltaico.
Riferimenti: Advanced Materials DOI: 10.1002/adma.201200489; Università di Exeter
Credit immagine a CORE-Materials / Flickr