ROMA – Un piccione osserva lo schermo di un computer su cui scorrono parole e simboli. Di tanto in tanto seleziona uno degli elementi presenti sul monitor, e in caso di risposta corretta riceve una ricompensa. Cosa sta succedendo di preciso? Siamo nei laboratori della University of Otago, in Nuova Zelanda, dove si studia, in collaborazione con la tedesca Università della Ruhr, la possibilità che questi uccelli siano in grado di riconoscere le parole delle lingue umane. E la risposta per ora sembra positiva. A dimostrarlo, uno studio pubblicato di recente sui Proceedings of the National Academy of Sciences.
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