Al chiaro di luna, gli occhi degli animali, esseri umani inclusi, si modificano per adattarsi a una visione notturna. A riferirlo è stato un team di ricercatori della Duke University che sulle pagine di Neuron spiega come i circuiti della retina, che finora si pensavano essere immutabili e programmati per compiti ben specifici, possano invece adattarsi a diverse condizioni di luce, riprogrammandosi nelle ore di scarsa illuminazione (alla mancanza di fotoni) e aiutare così il cervello a rilevare i movimenti nell’ambiente circostante.