Così si sviluppano i fiumi

Come mai i fiumi si diramano in una complessa rete di rivoli intricati e sottili? Sembra una domanda banale, ma non lo è. Sebbene il fenomeno sia noto da tempo, nessuno è mai riuscito a comprendere esattamente in che modo si possano creare ramificazioni tanto raffinate e complesse.

Ora però uno studio pubblicato su Nature sembra aver trovato una soluzione al mistero. Un gruppo guidato da Taylor Perron del Mit ha creato un modello matematico che analizza le interazioni di due fra i principali fenomeni che coinvolgono suolo e acqua – incisione e reptazione – scoprendo in quali esatte condizioni si formano le diramazioni.

Il fenomeno dell’incisione avviene quando l’acqua cade su un terreno inclinato, spiegano gli scienziati, tende a defluire verso le zone più a valle, erodendo le superfici che trova sulla propria strada. Si formano allora dei ruscelli, che “cibandosi” gli uni degli altri crescono fino a diventare affluenti veri e propri. D’altro canto, questo meccanismo è “bilanciato” dalla reptazione, ovvero il lento smottamento a valle del suolo a opera della gravità, che riempie i buchi causati dall’erosione: la formazione di rivoli d’acqua viene allora rallentata. In sostanza, si tratta di due fenomeni opposti: il primo tende a scavare solchi nel suolo e il secondo a riempirli.

Gli scienziati hanno ipotizzato l’esistenza di un rapporto esatto fra i due meccanismi, un punto di equilibrio minimo da cui ha origine la forma dei corsi d’acqua. Al di sotto di quel punto, infatti, le condizioni fisiche renderebbero impossibile la formazione di affluenti, e dunque di una struttura fluviale complessa.

Per mettere alla prova la loro teoria i ricercatori hanno analizzato la Salinas Valley, in California, e il plateau Allegheny, in Pennsylvania, due zone ricche di corsi d’acqua. Le due reti fluviali sono state ricostruite in un modello computerizzato. Incisione e reptazione sono state codificate in equazioni matematiche che gli autori potevano manipolare a loro piacimento, accelerando o rallentando i calcoli per simulare lo scorrere delle ere geologiche. Un lavoro complesso ma premiato dai risultati, che hanno infine mostrato come l’intuizione degli scienziati fosse corretta.

Le stesse simulazioni, d’altra parte, si sono rivelate affascinanti mosaici di colori in evoluzione, in grado di ricostruire l’evoluzione dei corsi d’acqua come se fossero opere artistiche. “Guardare i fiumi simulati superare il punto di equilibrio durante un tempo geologico accelerato è come osservare i petali di un fiore che si aprono”, ha commentato Perron, “Si possono persino vedere crescere le valli scavate dall’acqua”.

Il modello matematico consentirà di valutare con maggior precisione quello che succede nei sistemi fluviali, anche quando non è possibile compiere misurazioni dirette. E c’è già chi suggerisce di usarlo per studiare i fiumi di metano di una luna di Saturno, Titano. Anche quel paesaggio alieno potrebbe diventare familiare: basta un pizzico di matematica in più.

Riferimenti: Nature doi:10.1038/nature11672

Credits immagine: Taylor Perron, Mit

Davide Mancino

Laureato in Science della Comunicazione, ha collaborato con diversi quotidiani locali prima di frequentare il Master in Comunicazione della Scienza alla SISSA di Trieste. Scrive (o ha scritto) per Linkiesta, Wired, l'Unità, MicroMega, più altri siti e testate in giro per la rete.

Articoli recenti

Mesotelioma, 9 casi su 10 sono dovuti all’amianto

Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…

34 minuti fa

Uno dei più misteriosi manoscritti medioevali potrebbe essere stato finalmente decifrato

Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…

3 giorni fa

Ripresa la comunicazione con la sonda Voyager 1

Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…

5 giorni fa

Atrofia muscolare spinale, ampliati i criteri di rimborsabilità della terapia genica

L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…

6 giorni fa

Così i tardigradi combattono gli effetti delle radiazioni

Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…

7 giorni fa

Leptospirosi: perché crescono i casi a New York?

Mai così tanti casi di leptospirosi in un anno dal 2001: a contribuire all’aumento delle…

1 settimana fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più