Crowd funding per legalizzare l’eutanasia

Uno spot  a favore della legalizzazione dell’eutanasia e una campagna di crowd funding per poterlo trasmettere in televisione. E’ l’iniziativa presentata stamani a Milano dall’Associazione Luca Concioni per la libertà di ricerca scientifica, che ha realizzato una versione italiana (con la voce dell’attore Toni Garrani) di un video dall’associazione Exit international già  bloccato dall’autorità per le Comunicazioni australiane. Visibile in rete, lo spot sarà diffuso via etere da Telelombardia. Per coinvolgere altre emittenti locali e nazionali, gli organizzatori hanno lanciato una sottoscrizione popolare in rete: per ciascun euro di versamenti da parte degli utenti internet nelle prossime settimane, l’Associazione Luca Coscioni si impegna a investire un altro euro nella programmazione, raddoppiando così l’impatto della campagna pubblicitaria.

3 Commenti

  1. LA SCELTA DI ANDARSENE DALL’INFERNO
    Non impediteci di autodeterminare la nostra dipartita da questo mondo, quando ormai staremo vivendo in un altro spaziotempo e l’unico disturbo alla nostra Nuova Vita è quel puzzolente fardello di corpo che ha bisogno di essere nutrito artificialmente da una complessa soluzione chimica da supercura, che ogni giorno va cambiata da medici e biologi superesperti. E le infermiere ci devono rigirare ogni ora per liberarci dalle piaghe da decubito, ci devono legare alla sedia per evitare che cadiamo per terra, mentre ci vestono o ci cambiano le lenzuola. E ci devono fare uno o due clisteri al giorno per evacuare gli escrementi maleodoranti che si accumulano nello stomaco di un corpo in disfacimento, e ci devono lavare, asciugare, pettinare… Ma i ricchi ed i potenti, come sempre, non avranno alcun problema di libertà all’autodeterminazione. Essi hanno già stipulato una polizza di Eutanasia in Olanda o in Svizzera, se la vita dovesse essere così maligna nei loro confronti. Sono i poveri cristi, che non arrivano alla terza settimana con i miseri stipendi, elargiti da questo governo canaglia, ad essere pietosamente attaccati ad una macchina per l’eternità, senza che dio possa decidere una sacrosanta morte naturale per quei malcapitati, prigionieri dell’istinto di malvagità di chi non conosce la pietà! Come ha scritto il libero pensatore rumeno Emile Cioran (1911-95): “Per decenza, dovremmo essere noi a scegliere il momento di scomparire. È avvilente estinguersi come ci si estingue, è intollerabile essere esposti a una fine sulla quale non abbiamo alcun potere, che vi spia, vi atterra, vi precipita nell’innominabile” .

    da: LA RELIGIONE CHE UCCIDE
    COME LA CHIESA DEVIA IL DESTINO DELL’UMANITÀ
    (Nexus Edizioni), giugno, 2010.
    517 pagine, 130 immagini, € 25

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  2. La libertà e anche poter decidere della propria vita ammalato o no.
    Ma l’arroganza di chi detiene il potere, toglie questa libertà a ognuno di noi.
    Le religioni,si arrogano il diritto di decidere,forti del loro potere.,,,
    Chissà quando e se verrà il momento della libertà vera,,,,,,

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