Dalla chimica i nuovi pc

    Si chiama Teramic ed è un computer più veloce, potente ed economico dei pc attuali. Il suo segreto è, oltre che nell’architettura dei circuiti, nella tecnica utilizzata per la costruzione dei microprocessori, che impiega reazioni chimiche piuttosto che il laser comunemente usato nella tecnologia al silicio. Con la chimica è infatti possibile produrre dei componenti molto più piccoli e dunque più veloci di quelli attuali, poiché al loro interno il segnale digitale deve percorrere una strada più breve. Un risultato impensabile con il laser, attualmente usato nella produzione dei chip, poiché quando la lunghezza d’onda diventa troppo corta si producono raggi x che danneggiano le molecole dei chip. L’altra importante novità di Teramic, spiegano i suoi costruttori in un articolo pubblicato su Science, è nella architettura delle connessioni tra le sue componenti: una sorta di reticolato senza vicoli ciechi. In questo modo se il segnale digitale trova un interruzione sulla sua strada può imboccarne un’altra e aggirare l’ostacolo. E questo consente di utilizzare anche chip imperfetti, con gran risparmio di tempo e di denaro in fase di collaudo. Per questo i progettisti del Teramic sono convinti che entro pochi anni i circuiti chimici prenderanno il posto di quelli al silicio: “Oggi i componenti dei computer devono essere perfetti – afferma Philip Kuekes, un ricercatore dei laboratori californiani della Hewlet-Packard – Se questo non fosse necessario il loro costo sarebbe molto più basso”.

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