Completata anche la seconda parte della Missione Share Everest 2011. Dopo il posizionamento della webcam più alta quota e più prossima all’Everest, compiuto lo scorso 16 maggio (leggi su Galileo) gli alpinisti Daniele Nardi e Daniele Bernasconi hanno ora ripristinato la stazione meteorologica più alta del mondo, installata tre anni fa nel 2008. Progettata dal Comitato Evk2Cnr e dall’Isac Cnr di Bologna con il supporto del Cnr e del Miur, la stazione si trova ad 8000 metri, sul Colle sud dell’Everest, è in grado di resistere temperature inferiori a – 60° e ha già cominciato a trasmettere i primi dati.
Alle ore 13:55 (locali, 10:10 ora italiana), per esempio, la temperatura era di -17,3° C, l’umidità era al 68,5%, la pressione atmosferica di 382,2 hPa, la velocità del vento si attestava sui 9 m/s e la radiazione UVA sui 53,46 Watt/metro quadro.
“L’installazione di questa stazione ci permette di acquisire informazioni continuative e comprendere meglio fenomeni legati alla circolazione atmosferica e alla sua interazione con la catena himalayana”, ha spiegato Paolo Bonasoni,responsabile del progetto Share, riferendosi a fenomeni come il trasporto di vapor d’acqua durante il periodo monsonico o il trasporto di masse d’aria provenienti dalla stratosfera e ricche di ozono. “Infine, questi dati risultano di grande utilità per validare analisi e previsioni meteorologiche”, ha concluso il ricercatore.
Diverse le novità rispetto al dispositivo installato nel 2008 sul Tetto del Mondo. La principale è la presenza di sistema di acquisizione, memorizzazione e trasmissione indipendente su due stazioni, che permetterà direttamente di avere una validazione dei dati, anche in caso di rotture di alcune parti. Le misure inviate dalla strumentazione saranno presto visibili online, in tempo reale, sui siti www.evk2cnr.org, www.share-everest.com e www.montagna.tv.