Categorie: Società

Dating online: meglio chiamarsi Amilcare che Zeno

Prima di buttarsi nel mondo del dating online, è bene tenere a mente che esiste un segreto per trovare l’amore nel mondo digitale. Più di una bella foto, di un profilo curato o di una conversazione stimolante, quel che conta per fare colpo è avere il nome giusto, e cioè un nickname che inizi con una lettera nella prima metà dell’alfabeto. A svelarlo è uno studio della London School of Medicine e della University of North Texas, pubblicato sulle pagine della rivista Evidence Based Medicine.

Lo scopo dei ricercatori era quello di scoprire quali siano gli elementi che influenzano maggiormente le chance di trasformare una conversazione su un sito di dating online in un vero e proprio primo appuntamento. Hanno quindi analizzato la letteratura scientifica esistente in psicologia, sociologia, informatica, scienze cognitive e neuroscienze sul tema dell’attrazione e della persuasione. Tra i circa 4.000 studi scientifici così trovati ne hanno quindi selezionati 86 che rispondevano con sufficiente precisione ai parametri della loro ricerca, e raccogliendo, analizzando e sintetizzando i risultati delle ricerche hanno prodotto un’autentica classifica delle cose da fare e da non fare per trovare l’amore al tempo di internet.

L’elemento più importante, come abbiamo anticipato, è la scelta del nome giusto. Per prima cosa l’iniziale del nick deve essere una lettera della prima metà dell’alfabeto, una caratteristica che per qualche motivo è risultata collegata a diversi tratti appetibili, come ad esempio un migliore titolo di studio o guadagni più alti. Molti motori di ricerca presentano inoltre i risultati in ordine alfabetico, dando quindi maggiore visibilità agli utenti con iniziale nella parte alta dell’alfabeto.

Per le donne, i nick che funzionano meglio sono quelli collegati all’aspetto fisico, come “Blondie” (bionda) o “Cutie” (bellezza), mentre gli uomini dovrebbero preferire nomi che segnalano intelligenza, come un didascalico “Cultured” (colto). Nel dubbio, raccomandano i ricercatori, un buon metodo è guardare il profilo di utenti di cui invidiate il successo, e copiare le loro scelte.

Passando alle foto da inserire nel proprio profilo, va da sé che una foto affascinante aumento le chance di attirare l’attenzione di un corteggiatore. Per trovare lo scatto perfetto bisogna però sceglierne uno che mostri un sorriso sincero, possibilmente la testa un po’ inclinata, e, ma solo per le donne, un bel vestito rosso, che assicura di accendere la fantasia dell’altro sesso. Altro consiglio dei ricercatori: non limitarsi ai selfie, perché una bella foto di gruppo in cui siamo al centro dell’azione, e in cui tocchiamo la parte alta del braccio di qualcuno, aiuta a trasmettere simpatia, importanza e status elevato.

Per ultimo passiamo a cosa scrivere nel proprio profilo. La presentazione dovrebbe essere scritta in un linguaggio semplice, ma dovrebbe dare qualcosa su cui riflettere ai potenziali lettori. “Se riuscite a fare in modo che i potenziali corteggiatori si fermino a ragionare sul testo del vostro profilo, aumenterete la loro esposizione alla vostra foto, e di conseguenza le chance di essere apprezzati”, spiegano i ricercatori nello studio.

Vanno inoltre evitate le bugie troppo evidenti, ed è meglio spendere più tempo a raccontare di sé piuttosto che del tipo di persone che si sta cercando (la proporzione perfetta che emerge nello studio è 70:30, tra informazioni su di sé e sul genere di persone che si cercano). Nota finale per un elemento che la scienza ci dice fondamentale: l’humor, che è meglio dimostrare con un paio di battute azzeccate nel testo, piuttosto che sbandierare con un “ho un grande senso dell’umorismo”.

Riferimenti: Evidence-Based Medicine doi:10.1136/ebmed-2014-110101

Credits immagine: via Pixabay

Simone Valesini

Giornalista scientifico a Galileo, Giornale di Scienza dal 2012. Laureato in Filosofia della Scienza, collabora con Wired, L'Espresso, Repubblica.it.

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