di redazione Medicina Digitale
Pensare meno alla malattia ma meglio. Il filo conduttore al congresso Adavanced Technologies and Treatment for Diabetes (ATTD), che si è appena chiuso a Parigi, è stato questo: puntare sulla tecnologia, non per delegare la gestione del diabete, ma per alleggerire il peso della malattia sul paziente. Perché se da un lato l’epidemia del diabete non accenna a fermarsi – oggi i malati sono 415 milioni ma nel 2040 saranno oltre 640 – dall’altro anche l’innovazione procede a vele spiegate, fornendo soluzioni sempre più personalizzate, sempre più integrate. E che, soprattutto, funzionano, aiutando il paziente a raggiungere lo scopo della terapia: mantenere i livelli della glicemia all’interno di un range definito, riducendo le complicazioni derivanti da iperglicemia e ipoglicemia. Come? Per esempio aumentando la frequenza con cui si monitorano i livelli di zuccheri nel sangue.
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