Dipinti a prova di software

Hany Farid, ricercatore del Dartmouth College ad Hanover, New Hampshire, Usa, ha creato un algoritmo in grado di attribuire la paternità di un dipinto. Il programma identifica l’autore analizzando lo stile delle pennellate. Questo aspetto è infatti distintivo di ogni singolo artista e come la scrittura, non è imitabile. Anche se a occhio nudo un’opera potrebbe sembrare perfettamente identica a un’imitazione, le differenze vengono notate dal software. L’analisi consiste nel digitalizzare un dipinto e nel trasformarlo in un modello matematico. Una volta ottenuto il “Dna” del dipinto è possibile usarlo come elemento di paragone per valutare l’autenticità di altri dipinti. La tecnica è stata sperimentata sulla tela del Perugino la “Madonna con bambino”. Il software ideato da Farid ha dimostrato quelli che erano antichi sospetti e cioè che il Perugino fosse stato affiancato da altri nella realizzazione dell’opera, probabilmente i suoi allievi. Il nuovo metodo permetterà di valutare l’autenticità di un dipinto senza eseguire esami distruttivi sull’opera. Alcuni esperti si sono detti scettici sull’affidabilità del software americano: anche secondo un collaboratore di Farid, Daniel Rockmore, il programma non è nato per sostituire il giudizio umano ma per affiancarlo e dare una conferma alla opinioni dei critici. (g.ca.)

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