Discariche: un pericolo per i polmoni

Una discarica nei pressi di casa è un bel problema. Non soltanto per il tanfo e le inevitabili preoccupazioni di ordine igienico, ma anche perché potrebbe compromettere la salute dei nostri polmoni: aumentando il rischio di soffrire di patologie respiratorie, anche mortali, e forse più grave, quello di sviluppare un tumore al polmone. È questo l’allarme che arriva da un recente studio del dipartimento di Epidemiologia del Servizio sanitario regionale del Lazio, i cui risultati sono stati pubblicati sull’International Journal of Epidemiology.

La ricerca ha esaminato lo stato di salute di circa 200mila persone residenti entro cinque chilometri da nove discariche laziali. I ricercatori hanno valutato l’esposizione dei partecipanti agli inquinanti atmosferici emessi dai rifiuti, utilizzando come riferimento il acido solfidrico (o H2S, una sostanza prodotta in grandi quantità nella decomposizione anaerobica dei rifiuti organici), e hanno poi monitorato i casi di ospedalizzazione e la mortalità della popolazione in un periodo compreso tra il 1998 e il 2008.

Dalla loro analisi è emerso un legame piuttosto evidente tra discariche e disturbi dell’apparato respiratorio: vivere entro cinque chilometri da uno di questi siti aumenterebbe infatti del 5% il rischio di soffrire di disturbi respiratori, anche tra i bambini, e del 34% quello di sviluppare un tumore ai polmoni.

Fino a oggi, spiegano i ricercatori laziali, i risultati degli studi effettuati sullo stesso tema avevano dato risultati contrastanti, ma l’associazione che emerge dai nuovi dati sembra piuttosto certa. Almeno per quel che riguarda il rapporto tra H2S e problemi respiratori, un rischio noto da tempo alla comunità scientifica. L’eccesso di mortalità legata al tumore ai polmoni – scrivono gli autori nello studio – è invece un dato relativamente nuovo, che merita certamente ulteriori approfondimenti, visto il potenziale impatto sulla salute pubblica.

Via: Wired.it

Simone Valesini

Giornalista scientifico a Galileo, Giornale di Scienza dal 2012. Laureato in Filosofia della Scienza, collabora con Wired, L'Espresso, Repubblica.it.

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