Salute

Dmau, è davvero in arrivo la pillola anticoncezionale per lui?

Si chiama Dmau ed è un nuovo possibile contraccettivo orale maschile che si è dimostrato sicuro nei test sull’uomo. Ma soprattutto DMAU ha mostrato che può ridurre i livelli degli ormoni coinvolti nella produzione degli spermatozoi, candidandosi a funzionare come un anticoncezionale. È quanto emerge da uno studio della University of Washington (Seattle), presentato durante Endo 2018, il meeting annuale dell’Endocrine Society a Chicago, che ha osservato gli effetti del farmaco sperimentale assunto quotidianamente per circa un mese. Con risultati positivi ma ancora preliminari, ecco perché.

Attualmente gli unici contraccettivi maschili disponibili sono il preservativo e la vasectomia. Ma da anni, la comunità scientifica è al lavoro su altre opzioni. Alcune si basano su un approccio ormonale (testosterone e progestinico), considerate invasive per i numerosi effetti collaterali che può avere su chi ne fa uso. Infatti, se da una parte, un contraccettivo ormonale dovrebbe inibire la produzione di testosterone nei testicoli, interferendo così sulla produzione dello sperma, dall’altra diminuirebbe contemporaneamente il testosterone nel sangue, provocando effetti collaterali come difficoltà nell’eiaculazione, calo del desiderio, sbalzi d’umore e alterazioni della massa muscolare. Per questo si abbina il contraccettivo ormonale all’assunzione di testosterone, spesso per via iniettiva perché oralmente l’ormone può causare disturbi al fegato e viene degradato rapidamente dall’organismo, rendendone l’assunzione giornaliera più impegnativa perché ripetuta nel tempo. Per aggirare questi problemi, sono stati ideati gel che attraverso la pelle riescono a fornire costantemente testosterone nel sangue, a livelli sufficientemente bassi da evitare la produzione di spermatozoi, ma abbastanza alti da prevenire la comparsa di effetti collaterali. Dmau si pone come un’ulteriore alternativa al problema.

Dmau sta per dimetandrolone undecanoato, ed è un farmaco sviluppato dal National Institutes of Health e dall’Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health and Human Development. Come la maggior parte delle pillole contraccettive femminili, contiene una combinazione di ormoni: un androgeno, come il testosterone, e un progestinico, che possono essere somministrati per via orale. Dmau risolve il problema del calo del testosterone perché contiene undecanoato, un acido grasso a catena lunga, che rallenterebbe il processo di degradazione dell’ormone, permettendo così di assumerlo solo una volta al giorno. “Molti uomini dichiarano di preferire una pillola quotidiana e con un effetto reversibile, piuttosto che iniezioni o gel topici a lunga durata d’azione, anche questi ancora in fase di sviluppo”, ha spiegato in proposito Page.

Lo studio ha coinvolto 100 uomini sani, di età compresa tra 18 e 50 anni, e si è svolto presso lo University of Washington Medical Center e l’Harbour-Ucla Medical Center di Torrance, in California. I ricercatori hanno somministrato ai partecipanti o il placebo o tre diverse dosi di Dmau, da 100, 200 e 400 milligrammi, all’interno di capsule di olio di ricino o polvere. Agli 83 uomini che hanno completato lo studio, è stato fatto un prelievo del sangue per valutare il livello di ormoni e di colesterolo, sia nel primo che nell’ultimo giorno dello studio.

Alla dose massima di Dmau, ovvero 400 mg, i partecipanti hanno mostrato una marcata soppressione dei livelli di testosterone e di due ormoni necessari per la produzione di sperma. “Pochi soggetti hanno riportato sintomi coerenti con il deficit o eccesso di testosterone”, ha spiegato Page. Inoltre, in tutti i partecipanti che hanno assunto Dmau, si è registrato un aumento del peso e una diminuzione dei livelli di colesterolo Hdl (buono), entrambi, sottolinea Page, risultati molto lievi. Infine, tutti gli uomini hanno superato test di sicurezza, compresi quelli che valutano la marcatori la funzionalità epatica e renale.

Questi risultati promettenti non hanno precedenti nello sviluppo di un prototipo di pillola maschile”, ha concluso Page. “Ora sono in corso studi a lungo termine per confermare che Dmau preso ogni giorno sia capace di bloccare effettivamente la produzione di sperma”. Perché, nota a margine fondamentale, non è ancora stato dimostrato che la diminuzione degli ormoni osservata – testata a livello sperimentale – si associ all’inibizione della produzione degli spermatozoi. Un dato affatto da sottovalutare visto che all’anticoncezionale in pillola per lui si chiederebbe soprattutto questo, di ridurre il rischio gravidanze. Di fatto, per capire se a finire nel tanto ricercato pillolo sarà proprio DMAU è necessario attendere.

Marta Musso

Laureata in Scienze Naturali alla Sapienza di Roma con una tesi in biologia marina, ha sempre avuto il pallino della scrittura. Curiosa e armata del suo bagaglio di conoscenze, si è lanciata nel mondo del giornalismo e della divulgazione scientifica. “In fin dei conti giocare con le parole è un po' come giocare con gli elementi chimici”.

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