Contraccezione, in arrivo una pillola per lui?

Nonostante i contraccettivi in forma orale per le donne siano in commercio da decenni (la prima pillola anticoncezionale è stata infatti approvata negli Stati Uniti nel 1960), ancora non esiste un farmaco equivalente per gli uomini. Tuttavia la scoperta di una proteina dello sperma potrebbe portare allo sviluppo di una pillola contraccettiva per gli uomini, come riporta uno studio pubblicato su Science.

Che la calcineurina giochi un ruolo importante nella fertilità maschile non è una novità, tuttavia la sua esistenza in diverse isoforme (versioni della stessa proteina che presentano piccole differenze) ha sempre reso difficile per gli scienziati l’individuazione della specifica funzione di ciascuna di queste.

Haruhiko Miyata e i suoi colleghi, dopo la scoperta che due isoforme della calcineurina si trovano solo nelle cellule che contribuiscono alla formazione dello sperma, hanno analizzato in dettaglio queste specifiche varianti della proteina. Topi in cui queste varianti della calcineurina erano state inibite tramite la somministrazione di alcune sostanze (ciclosporina A o FK506 ) diventavano sterili, sebbene ancora in grado di accoppiarsi. I loro spermatozoi non erano infatti in grado di fecondare gli ovuli, nemmeno attraverso la fecondazione in vitro. Questo perché essi erano meno flessibili e non in grado di piegarsi come avrebbero dovuto per penetrare la membrana dell’ovulo.

Il team ha scoperto che solo 4 o 5 giorni erano necessari per rendere gli animali sterili; questo suggerisce inoltre che la calcineurina contribuisce allo sviluppo dello sperma, ma non al tempo stesso non è fondamentale per la sua formazione. La fertilità dei topi era ristabilita, assieme alla flessibilità degli spermatozoi, una settimana dopo la fine della somministrazione del medicinale. Poiché il complesso proteico della calcineurina è presente anche negli esseri umani, gli scienziati credono che la sua inibizione potrebbe essere utilizzata per lo sviluppo di contraccettivi maschili orali reversibili.

Riferimenti: Science doi: 10.1126/science.aad0836

Credits immagine: via Pixabay

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