Donne fuori scena: il teatro contro il femminicidio

Un’agente letteraria, una psicologa e un’attrice. E’ questo il team di Donne Fuori Scena, il progetto vincitore del contest  “#NoViolenza #Donne – Idee per fermare la violenza”, promosso dall’Aied (Associazione Italiana per l’Educazione Demografica) e dalla Cocoon Projects, che ha visto la partecipazione di 140 tra ragazzi e ragazze e la presentazione di 60 progetti. Diecimila euro il premio – tremila in contanti e settemila in servizi – per affrontare il tema della violenza sulle donne e la necessità di combatterla con il teatro, puntando su creatività, coinvolgimento emotivo e al tempo stesso riflessione. 

“E’ un progetto multidisciplinare che parte dai testi delle drammaturghe di cinque diversi continenti e si sviluppa nelle scuole, nei centri antiviolenza, nelle carceri”, ha spiegato Valentina Rapetti, team leader di “Donne fuori scena”. Il progetto infatti, da qui a un anno, prevedere la creazione di un laboratorio di traduzione come punto di partenza. Scopo dell’iniziativa è quello di tradurre, e quindi interpretare, i testi scritti da dieci drammaturghe di cinque continenti, e metterli a confronto sul tema della violenza sulle donne, in tutte le sue forme e sotto diversi aspetti culturali, con studenti, istituzioni e cittadini comuni. 

Queste traduzioni quindi saranno il punto di partenza per l’allestimento di laboratori teatrali nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, nella Casa circondariale di Rebibbia e nei centri antiviolenza, seguiti poi dall’allestimento di spettacoli rivolti al pubblico. Il progetto prevederà infine un convegno cui parteciperanno drammaturghe di diversi paesi per raccontare al pubblico come hanno affrontato sulla scena il fenomeno della violenza sulle donne nel loro paese, e sensibilizzare tutta la società civile su un tema quanto mai attuale.

Riferimenti: www.noviolenza.it

Credits immagini: European Parliament/Flickr

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