Categorie: Ambiente

Dopo la Torre di Pisa, anche il Colosseo pende

Qualcuno ne era a conoscenza già da un anno, i romani invece appena ieri hanno saputo che Roma è gemellata con Pisa, ovvero che il Colosseo pende proprio come la famosa torre. Precisamente si tratta di 40 centimetri di dislivello tra la porzione sud e nord dell’Anfiteatro Flavio. Tanto che già da un paio di mesi, come racconta il Corriere della Sera, ha preso il via il monitoraggio del comportamento dinamico del monumento simbolo di Roma, grazie a un accordo tra la Soprintendenza archeologica, l’Università Sapienza di Roma e l’Igag-Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Cnr. Per capire così di che tipo di danno si tratti e per studiare eventuali misure da mettere in campo per contrastare la pendenza del Colosseo, proprio alla vigilia della partenza dei lavori di ristrutturazione sponsorizzati da Diego Della Valle. 

Come spiega Giorgio Monti del Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica della Sapienza, a causare il dislivello rivelato nella porzione sud del monumento potrebbe essere la presenza di una frattura interna nella struttura di calcestruzzo, spessa 13 metri, su cui poggia il Colosseo. Che, se confermata, dividerebbe di fatto l’Anfiteatro in due diverse porzioni, che andrebbero a questo punto ricollegate per evitare la degradazione del monumento. 

Prima ancora però di ricorrere a georadar e carotaggi per confermare la frattura interna nella base del monumento, è necessario stabilire la portata del disturbo causato dal traffico nei dintorni dell’anfiteatro. Velocimetri e accelerometri sono infatti già al lavoro per capire che reale peso abbiano metroauto, motorini ed elicotteri sulla stabilità del Colosseo, che con le loro vibrazioni mettono a rischio l’integrità delle fondamenta (e non solo) del monumento. 

E se i risultati del monitoraggio – che durerà circa un anno – dovessero evidenziare un pericolo troppo alto per l’anfiteatro non è da escludere che si pensi, di nuovo, a fare della zona circostante il Colosseo una grande isola pedonale. Una proposta che incontra i favori soprattutto di Legambiente Lazio, che appena lo scorso giugno aveva lanciato la campagna di raccolta firme per pedonalizzare la zona dei Fori Imperiali

via wired.it

Credit immagine a icomei/Flickr

Anna Lisa Bonfranceschi

Giornalista scientifica, a Galileo Giornale di Scienza dal 2010. È laureata in Biologia Molecolare e Cellulare e oggi collabora principalmente con Wired e La Repubblica.

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