Dottor Twitter

Un tweet per segnalare un’emergenza in arrivo al pronto soccorso, uno per ricordare ai pazienti di prendere le medicine e uno per segnalare la pubblicazione di uno studio importante. Dopo la politica, anche la medicina ha fatto il suo ingresso nel mondo del social networking. Ad analizzare il fenomeno un articolo della rivista “Telemedicine and e-Health”, che mostra come l’uso delle nuove piattaforme online sia ormai diffuso a diversi livelli della comunità medica: individuale, ospedaliero e istituzionale.

Dal punto di vista del singolo medico, per esempio, twitter può essere utile per comunicare con i membri del proprio staff (come con un’email o un istant message), per essere informati di meeting e conferenze o per scambiarsi informazioni mediche e consulenze con colleghi. “È un ottimo mezzo per restare aggiornato su particolari argomenti relativi alla pratica quotidiana”, ha spiegato Michael Lara, psichiatra e neurologo di Belmont in California.

La caratteristica principale dei social network, e quella più apprezzata dagli ospedali, è però quella di riuscire a raggiungere un gran numero di persone contemporaneamente. Attualmente sono 255 gli ospedali negli Stati Uniti che adoperano una piattaforma e 167 quelli che hanno un account su twitter. Uno degli obiettivi principali di questo utilizzo è creare una rete tra ospedale, medici che ci lavorano, pazienti, altri ospedali e centri sanitari nella regione. Altre finalità sono aggiornare il pubblico sui servizi, inviare link ad articoli e studi interessanti, rispondere alle domande degli utenti. Non tutti gli ospedali però dispensano consigli on line: l’uso dei nuovi media da parte di istituzioni simili necessita di un alto livello di precauzioni in termini di privacy, per il trattamento di informazioni riservate.

A servirsi dei social network sono anche organismi come i Centers for Disease Control & Prevention (deputati a controllare la sanità pubblica negli Stati Uniti), per fornire informazioni attendibili e utili al grande pubblico in momenti di emergenza, come è successo nel caso della febbre suina. Durante il pericolo di epidemia  i tre account twitter del centro erano costantemente aggiornati con informazioni sullo stato della diffusione del virus e con suggerimenti e consigli.

Twitter però è solo la più famosa di queste piattaforme sul web. Ne esistono diverse altre forse ancora più utili in ambito medico-sanitario, ma meno note. È il caso di TrialX, un servizio che aiuta i pazienti a trovare studi clinici online e a entrare in contatto con gli autori delle ricerche e con altri pazienti. (c.v.)

Fonte: Telemedicine and e-Health DOI: 10.1089/tmj.2009.9955

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