Ambiente

Inquinamento: quante droghe nell’aria che respiriamo?

Non solo gas tossici e CO2 ma anche droghe come cocaina e cannabinolo. È quello che si respira andando a spasso nelle città di Roma e Taranto. A rilevare per la prima volta tracce di queste sostanze nel particolato atmosferico è stato il gruppo di ricerca dell’Istituto sull’inquinamento atmosferico (Iia) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) nell’ambito di uno studio di valutazione dei composti tossici nell’aria condotto, oltre che nelle due città italiane, anche ad Algeri.

Le droghe nell’aria: cocaina, cannabinolo, nicotina e caffeina

Durante le analisi dei campioni prelevati nei centri urbani i ricercatori guidati da Angelo Cecinato hanno rilevato, oltre a sostanze come il benzopirene C20H12, un idrocarburo cancerogeno presente nel fumo di sigaretta, negli scarichi degli autoveicoli e nelle emissioni da combustione, anche la presenza di tracce di cocaina, di cannabinolo (il principale componente attivo di marijuana e hashish) e di altre droghe, come nicotina e caffeina.

Le aree urbane più inquinate: centro e parchi

Con delle differenze però tra Roma e Taranto. La capitale ha fatto registrare le concentrazioni più alte di cocaina: 0,1 nanogrammi per metro cubo, solo cinque volte di meno del limite di legge fissato per il benzopirene e dieci volte superiore alla quantità di diossina rilevata nelle città. Più ‘inquinati’ sono risultati il centro città e l’area dell’Università Sapienza, ma anche le aree extraurbane e i parchi cittadini, dove i livelli di cocaina sono più alti che nelle strade trafficate.

Più droghe nei medi invernali: il ruolo del clima

Il problema è stato rilevato soprattutto nei mesi invernali, probabilmente, dicono i ricercatori, per la più frequente e intensa stabilità atmosferica. A causa dell’inversione termica al suolo che blocca le emissioni d’inquinanti negli strati più bassi dell’atmosfera, impedendone la dispersione, la cocaina finisce per restare sospesa nell’aria insieme agli altri gas tossici formando un mix micidiale.

Più basse invece le concentrazioni a Taranto e del tutto assenti ad Algeri. In tutte e tre le città invece è emersa la presenza di nicotina e caffeina, a dimostrazione della grande diffusione di queste sostanze e della loro permanenza nell’aria. (r.p.)

Admin

Articoli recenti

Mesotelioma, 9 casi su 10 sono dovuti all’amianto

Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…

2 giorni fa

Uno dei più misteriosi manoscritti medioevali potrebbe essere stato finalmente decifrato

Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…

5 giorni fa

Ripresa la comunicazione con la sonda Voyager 1

Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…

1 settimana fa

Atrofia muscolare spinale, ampliati i criteri di rimborsabilità della terapia genica

L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…

1 settimana fa

Così i tardigradi combattono gli effetti delle radiazioni

Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…

1 settimana fa

Leptospirosi: perché crescono i casi a New York?

Mai così tanti casi di leptospirosi in un anno dal 2001: a contribuire all’aumento delle…

2 settimane fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più