E-cat, la fusione nichel-idrogeno funziona davvero?

Andrea Rossi torna a calcare la scena: si accendono le luci e anche questa volta sembra che il suo E-cat produca energia a costo quasi zero. A sostenerlo è un articolo pubblicato su arXiv, il portale di scienza open access gestito dalla Cornell University. Spesso si è parlato di fusione fredda, ma in questo caso si tratterebbe di fusione nucleare tra atomi di nichel e idrogeno. Sarebbe una Lenr (low energy nuclear reaction) capace di generare rame e una grande quantità di calore a partire dai due elementi sopracitati. I dubbi, tuttavia, non mancano.

Già diversi esperimenti condotti da Rossi in persona nel 2011 erano stati contestati per il fatto di non aver permesso alla comunità scientifica di controllare in modo approfondito le attrezzature utilizzate. Per rispondere alle critiche mosse, l’inventore di E-cat ha passato la palla nelle mani di un gruppo di tecnici e scienziati a cui è stato chiesto di valutare se il generatore sia davvero in grado di produrre energia grazie alla fusione nichel-idrogeno.

Ecco spiegato l’articolo pubblicato su arXiv, ovvero l’ultimo capitolo della saga di E-cat. I firmatari della ricerca sono Giuseppe Levi, Evelyn Foschi, Torbjörn Hartman, Bo Höistad, Roland Pettersson, Lars Tegnér e Hanno Essén. C’è poi un nuovo tassello del mosaico di Rossi che si chiama Prometeon, l’azienda licenziataria unica per la commercializzazione di E-cat in Italia e a San Marino. Ma veniamo ai dettagli.

I nuovi esperimenti
L’articolo di arXiv riporta un esperimento di 96 ore dal 13 al 17 dicembre 2012 – condotto solo da Levi e Foschi – e un altro di 116 ore che ha avuto luogo dal 18 al 23 marzo 2013. Le misurazioni del primo test sono state condotte su un E-cat già in funzione attraverso una camera termografica a infrarossi che registrava la produzione di calore durante il test. Per il secondo test, invece, sono stati adottati alcuni accorgimenti che hanno portato a risultati differenti.

Il parere del team è univoco: nel test di marzo sarebbero stati prodotti 62 kWh di energia, dietro un consumo di circa 33 kWh dovuto all’alimentazione necessaria a accendere l’E-cat e portarlo a regime. A dicembre, invece, la produzione sarebbe stata di 160 kWh, per un consumo di soli 35 KWh. Una discrepanza che sarebbe imputabile a misurazioni sovrastimate e al controllo manuale della temperatura del generatore introdotto nel secondo esperimento.

In entrambi i casi, i firmatari dell’articolo ipotizzano che l’energia termica sprigionata da E-cat non possa essere imputabile a una comune reazione termochimica. In poche parole, o si tratta di un evento di fusione tra atomi di nichel e idrogeno (e non di fusione fredda, come ipotizzato in altri casi) o nessuno sa bene come spiegarselo. In poche parole, nell’articolo di arXiv non vengono forniti dettagli sul combustibile del generatore né sulle quantità di rame prodotte. Gli unici dati raccolti riguardano, cioè, la misurazione del calore sprigionato durante i due esperimenti.

Manca la peer-review
L’articolo di arXiv non spiega nel dettaglio il funzionamento di E-cat, ma ancor meno affidabile risulta il comunicato stampa rilasciato dalla Prometeon il 20 maggio. Il testo contiene una frase, contestabile, che riguarda l’articolo scientifico sopracitato che sarebbe stato “pubblicato al termine di un lungo processo di peer review”. Purtroppo si tratta di un’informazione errata.

Il punto è che arXiv non è una rivista scientifica dotata di peer review: è un catalogo open access che vanta solo di un sistema di endorsement mediato da autori che hanno già pubblicato sul sito. Significa che nessuno scienziato esterno al progetto e all’elenco dei firmatari si è adoperato per valutare la correttezza tecnica e formale della pubblicazione firmata dal team internazionale di cui parla la Prometeon. Non significa che l’articolo sia errato ma, piuttosto, va detto che una rivista scientifica tradizionale non lo avrebbe mai pubblicato se non a seguito di controlli molto più approfonditi.

La scienza tagliata fuori
Oltre ai dati sommari e alla mancanza di peer review, c’è un altro dettaglio contestabile. Nel descrivere il funzionamento di E-cat, l’articolo pubblicato su arXiv si scontra con i segreti industriali che proteggono il carburante del generatore. Come si legge nel testo, l’invenzione di Andrea Rossi funziona grazie a una miscela di nichel, idrogeno e un catalizzatore segreto.

In campo industriale è accettabile che esistano segreti – c’è sempre il rischio che qualcuno ti rubi e copi l’idea – ma questa caratteristica è incompatibile con la scienza. Non a caso, un esperimento scientifico deve poter essere riproducibile in qualsiasi laboratorio dotato di attrezzature e personale adatto. I due test condotti su una sorta di scatola nera, come è successo a dicembre e marzo, non sono riproducibili altrove se non in un laboratorio gestito da Rossi. L’inventore è libero di fare la sua scelta e (giustamente) decidere di proteggere E-cat con brevetto e segreto industriale, ma la comunità scientifica ha altre regole.

Che cosa fa la Prometeon
Un altro capitolo della saga di E-cat riguarda le aziende alle quali spetta il compito di commercializzare il generatore. L’ultima della lista è la Prometeon, una Srl composta da cinque soci e zero dipendenti che dichiara un patrimonio netto di 10.400 euro. Inoltre, i due nuovi amministratori sono entrati in carica solo l’8 marzo 2013.

Secondo il fascicolo della Camera di commercio di Bologna, la società al momento risulta inattiva, ma questo non vuol dire che non possa mettersi presto al lavoro. Sul sito Web è disponibile una sezione contatti rivolta alle aziende intenzionate all’acquisto dell’invenzione. La trattativa è riservata, ma tutti si aspettano di sapere chi saranno i primi industriali italiani a scegliere E-cat. La storia continua.

Via: Wired.it

Lorenzo Mannella

Si occupa di scienza, internet e innovazione. Laureato in Biotecnologie presso l'Università di Pisa, ha frequentato il master SGP in comunicazione scientifica presso Sapienza Università di Roma. Collabora con Galileo dal 2011. Scrive per Wired, Sapere e L'Espresso.

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  • Nell'articolo dell'autore si evince la perplessità che nasce dal fatto che l'esperimento non ha potuto rivelare il funzionamento segreto del reattore.
    Cosa che d'altra parte si dà per scontata, se uno scenziato sceglie la strada del segreto industriale.
    Ma se io consegno il mio reattore in mano ha un gruppo di scienziati di fama internazionale e li metto in condizioni di fare tutte le misurazioni con i dispositivi che ritengano più idonei, e tali misurazioni mostrano che esiste un eccesso di energia in output rispetto all'entrata tutto il resto per quanto importante diventa secondario.
    Il dispositivo funziona, anche se i risultati non sono compatibili, spiegabili o predicibili in maniera matematica con le variabili di input.
    Solo il fatto che il COP della scatola nera sia > 1, dovrebbe provocare stupore nella comunita scientifica, a meno che che non si metta in dubbio il metodo di misurazione delle energie in gioco nella verifica e se ne dimostri gli eventuali errori anche di metodologia.
    E' per questo che tali risutati sono stati pubblicati su arxiv, per permettere ad altri scienziati di verificare , suggerire nuovi metodi o contestare i risultati conseguenti all'operazione di misurazione.
    Gil

  • Sappiate che le nostre cellule organismo, con i suoi mitocondri fornaci camere di scoppio, sono i primi E-Cat a temperatura corporea. Basti pensare che la semplice carenza di accumulo presenza di un minerale traccia di oligoelemento catalizzatore, chiamato "litio" determina, nel SNC , cervello cervelletto midollo spinali, degli scompensi notevoli, definiti malattia maniacale depressiva o malattia Bipolare. Quindi, ho detto tutto, non vi pare?? il saper riflettere_collegare_connettere è, per una persona in Mens_psiche_anima_spirito SANO in Corpore SANO, una semplice constatazione di fatto a largo spettro e giammai monotematico, come per tanta gente_società_avariata, spesso sin dal grembo materno che, per le sue tossine, modifica lo sviluppo embrionale feto, predisponendo_condizionando , spesso, la vita_malattia_neonato_uomo.

  • Fortunatamente quei mitocondi non sono ancora riproducibili artificialmente in laboratorio, altrimenti il cibo divverrebbe il nuovo petrolio, facendone salire i prezzi alle stelle! Purtroppo per la stessa causa (Economia), l'ego capitalista continua a frenare la produzione industriale di questo benedetto E-Cat! Ci sono anche motivi politici, si sovrappongono a tutto questo, perchè produrre o accumulare a costo quasi zero sconquasserebbe gli attuali equilibri... A me pare una situazione delicatissima

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