La fragilità delle ossa non è un problema solo per le donne dopo la menopausa. Anche gli uomini con l’avanzare dell’età sono soggetti a fratture dovute all’osteoporosi. E secondo l’Organizzazione mondiale, della sanità il numero dei casi è destinato ad aumentare nei prossimi anni. Su questo tema si è aperto oggi il congresso Firenze Osteoporosi che vede riuniti i massimi esperti italiani del settore.
Fragilità delle ossa: over 75 stesso rischio per uomini e donne
Secondo quanto riportato al convegno fiorentino, il rischio di osteoporosi tra i 50 e i 70 anni è 2 o 3 volte maggiore nelle donne rispetto agli uomini. Ma dopo i 75 anni la fragilità delle ossa diventa un rischio comparabile. Con l’aumentare dell’età media della popolazione, l’osteoporosi maschile avrà quindi un impatto sociale ed economico crescente. Le stime parlano di 14 mila casi di fratture osteoporotiche nel 2020 e 21 mila nel 2050. Inoltre, la malattia presenta caratteristiche differenti nei due sessi, in particolare nei tipi di lesioni ossee provocate. E il tasso di mortalità conseguente alla frattura è addirittura maggiore negli uomini che nelle donne. Il fenomeno dell’osteoporosi maschile è oggetto di studi sia a scopo preventivo che terapeutico ed è in via di realizzazione un farmaco specifico per curare la malattia nell’uomo. (v.n.)