Ecco i metamateriali

Le nanotecnolgie promettono la creazione di nuovi materiali con proprietà non presenti in natura. Un gruppo di scienziati della Columbia University, Ibm e University of New Orleans (Usa) ha infatti annunciato su Nature di aver assemblato due materiali diversi, rispettando rigorose strutture tridimensionali. L’esperimento è all’avanguardia nella produzione di materiali completamente nuovi, chiamati anche “metamateriali”. I primi successi della nanotecnologia avevano dimostrato in passato la possibilità di mescolare oro e argento in strutture bidimensionali. Ma ora l’estensione alle tre dimensioni apre le porte a una vera e propria rivoluzione nel campo. Gli scienziati hanno scelto due materiali molto diversi per il loro esperimento: il selenide di piombo, un semiconduttore utilizzato nei rivelatori a infrarosso, e l’ossido di ferro magnetico, presente nei rivestimenti dei supporti di registrazione. A partire da questi materiali, hanno realizzato delle particelle con dimensioni di un miliardesimo di metro. Queste nanoparticelle sono state poi assemblate tra di loro, seguendo delle precise strutture tridimensionali, come i cristalli, fondamentali per fornire al materiale composito delle proprietà macroscopiche. È la prima volta che si riesce a produrre questo tipo di strutture tridimensionali con due componenti diversi. “Quello che ci entusiasma di più è che questo è un metodo di assemblaggio modulare che ci permetterà di mischiare quasi ogni tipo di materiale”, ha dichiarato Christopher Murray, manager della Ibm Research. Le prospettive aperte da questa scoperta sono potenzialmente infinite, grazie alla possibilità di creare materiali sempre nuovi dalla selezione accurata delle proprietà dei singoli costituenti. “Questo è solo uno dei modi con cui la nanotecnologia aiuterà a promuovere la prossima rivoluzione industriale”, ha commentato Mihail Roco, membro della National Science Foundation. (s.b.)

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