Si chiama Survivin ed è la proteina che impedisce alle cellule tumorali di suicidarsi, rendendole più resistenti ai meccanismi di difesa naturale dei tessuti e ai farmaci usati nella chemioterapia. Nel nostro organismo, infatti, esiste un meccanismo chiamato apoptosi che provoca una morte programmata nelle cellule difettose, ma non funziona nel caso di quelle cancerose. A scoprire la proteina sono stati due scienziati italiani, Pier Carlo Marchisio dell’Istituto San Raffaele di Milano e Dario Altieri dell’Università di Yale, negli Stati Uniti, che lo annunciano in un articolo su Nature. La proteina Survivin controlla direttamente la divisione cellulare attraverso un legame con le strutture che formano il fuso miotico, quel sistema di cavi che porta i cromosomi dalla cellula madre alle cellule figlie. In futuro, la scoperta del meccanismo del mancato suicidio delle cellule malate potrà portare allo studio di terapie geniche e di nuovi farmaci. I tempi per le prime applicazioni cliniche saranno lunghi, ma i risultati potrebbero aiutare a curare il cancro e alcune patologie degenerative come il morbo di Alzheimer. (v.v.)
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