Energia condivisa

Risparmiare energia elettrica e contemporaneamente ridurre le emissioni nocive, come l’anidride carbonica, del 20-30 per cento. È questo l’obiettivo di un gruppo di ricercatori dell’Università di Southampton (Regno Unito) che sta lavorando a un sistema di distribuzione elettrica simile nel funzionamento ai software “peer-to-peer” che consentono la condivisione di file su Internet. I ricercatori britannici hanno sviluppato dei microgeneratori pensati per essere installati in quartieri residenziali, in ogni singolo edificio. Questi dispositivi ricorreranno a fonti energetiche alternative (solare, eolica e così via) e i condomini useranno solo l’energia necessaria: ogni volta che questa sarà in più, verrà archiviata o, grazie a una rete a controllo informatico, redistribuita agli altri inquilini. Una soluzione del genere potrebbe arrivare sul mercato non prima del 2020. (f.f.)

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