Ore 02.07. Nel cuore della notte italiana il missile Ariane 5 ha acceso i motori e una manciata di secondi dopo si è alzato in volo dalla base di Kourou, nella Guayana francese (ore 22.07 locali). A bordo un ospite speciale, il più complesso satellite mai costruito in Europa: Envisat (Environment Satellite). Grazie a un impeccabile lancio e a complicate manovre il satellite per il monitoraggio ambientale è stato portato in circa 25 minuti a circa 800 chilometri di distanza dalla Terra, dove è stato posizionato su un’orbita sincrona a quella del Sole. Sfruttando tecniche di rilevamento a distanza, l’Envisat supporterà diverse ricerche scientifiche. Dal riscaldamento globale del pianeta allo studio dei cambiamenti climatici. “A bordo del satellite sono stati posti dieci diversi strumenti che permettono di osservare un ampio spettro di fenomeni fisici e che evidenziano l’interazione tra l’atmosfera, gli oceani, le calotte polari, la vegetazione e anche le varie attività umane che avvengono sulla superficie terrestre”, commenta Josè Achache, direttore del progetto Earth observation dell’Esa, l’agenzia spaziale europea. Fra una ventina di giorni comincerà una serie di test per verificare il funzionamento di tutti gli strumenti a bordo. La fase sperimentale durerà circa sei mesi, poi si entrerà a pieno regime nell’attività di ricerca. Per sapere dove si trova in questo momento il satellite, conoscere i dettagli del progetto, leggere una descrizione degli apparati sperimentali sul sito dell’Esa. (f.t.)
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